CONTRAPPOSTI
Antipodi al microfono con Henry Pass.
Ogni Domenica dalle 21:30 alle 23 – canale 14 del digitale terrestre.
Due “fazioni” a confronto, due schieramenti agli “antipodi” che non hanno nulla in comune: stile di vita, concezione dell’esistenza stessa, divisi in “Liberanti” e “Conservanti”. I primi decisamente dediti alle curiosità, alle scoperte, ad un “modus vivendi” fuori dagli schemi, dai stereotipi (che respingono in “toto”), in una parola “liberi” di esser quel che vogliono, dove vogliono, come vogliono, senza arrecare problemi alcuni al prossimo, anzi cercando di portare gli altri alla loro genialità visionaria, laica, futuristica, filosofica, teoricamente confutata. I secondi, i “Conservanti” incarnano verosimilmente l’esatto opposto delle tesi dei contendenti; per loro uno stile di vita contenuto tra gli argini del “consentito”: non si sperimenta, si “crede” e ci si fida ciecamente delle regole imposte dagli ordinamenti e a volte recusando quelle che sembrano loro troppo “azzardate”, restì al progresso (se non a piccolissime dosi).
Ad Henry Pass il compito, non facile, di trainare il talk tra le due squadre, opposte in studio anche scenograficamente, ad effetto specchio e la Regina Madre, mediatrice, al centro.
“Non credevo potesse esserci così tanta divergenza di opinione -dice Henry- su temi quotidiani che passano ai più come assolutamente ‘acquisiti’”; Henry Pass qui fa riferimento, ad esempio, al semplice atto di “guardare” il firmamento in una notte d’estate: per i “Conservanti” è semplicemente bello, per i “Liberanti” invece molte teorie sull’universo impartite dai media e dalla divulgazione in generale sarebbero totalmente errate!
Henry ospita persone provenienti dal mondo dello spettacolo, imprenditoriale, dell’arte in generale, del terzo settore, “di qualsiasi settore, fuorché politico e religioso -dichiara- e la spiegazione è ovvia: ci sarebbe un conflitto di interessi, visto che delle tematiche che trattiamo ‘loro’ ne rappresentano la ‘fonte’ assoluta”.
La conduttrice ci tiene poi a sottolineare che potrebbe sembrare “tendente” alle teorie dei “liberanti”, poiché da sempre Henry nei suoi spettacoli invoca “un mondo migliore dove poter dire quel che si vuole” e proprio qua “sta” il punto cardine: “Non sopporto lo stile di vita menefreghista delle cosiddette ‘famiglie invischiate’ -dice-; credo che almeno un pasto giornaliero, una mezz’oretta insieme, la famiglia debba averlo per confronto, educazione, per capire le problematiche e le gioie dei componenti”.
Tanto “talk-spettacolo” nelle tesi avverse dei partecipanti a CONTRAPPOSTI, fantasticamente mediate dalla Regina Madre Henry Pass.