Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Martedì 01 Agosto 2023
SENTENZE CHE FANNO DISCUTERE: DIRETTORE DI MUSEO ASSOLTO DALL’ACCUSA DI MOLESTIA SESSUALE , LE MOTIVAZIONI: “COMPLESSATA PER IL SUO ASPETTO FISICO”
Ospite in collegamento Lorenzo Puglisi, avvocato
Sentenze che fanno discutere. Si riaccende la polemica in seguito al respingimento, da parte del Tribunale di Roma, in merito all’accusa di molestia sessuale nei confronti di un ex direttore di Museo della Capitale.
Dobbiamo tornare indietro di qualche anno: le presunte molestie nei confronti della donna (dipendente della struttura museale) sarebbero avvenute durante l’orario di lavoro, nel magazzino, o in un dopo cena tra colleghi. Poi le parole: battute sul sesso per “stimolare” la reazione e la disponibilità, domande imbarazzanti e frasi inopportune. La donna decide quindi di fare denuncia e l’uomo viene licenziato. Convinta di avere delle alleate, la donna decide di andare in tribunale ma, nel momento della testimonianza, le donne affermano che il loro capo è “uno a cui piace giocare”. E l’accusato? Si difende: «Elena è attratta da me». Il processo si risolve nella parola della donna contro quella dell’uomo.
La parte che fa più discutere arriva nel momento della sentenza: l’ex direttore viene assolto con una motivazione ben specifica, “Non ci sono prove, lei complessata per il suo aspetto fisico”. In sostanza, secondo Maria Bonaventura, Presidente della 5° sezione collegiale del Tribunale di Roma, la giovane donna avrebbe mosso delle accuse infondate e dunque l’uomo non può essere ritenuto colpevole.
La Bonaventura è, tra le altre, lo stesso giudice che qualche settimana fa ha prosciolto dall’accusa di molestia sessuale il bidello che aveva palpeggiato una studentessa 17enne nell’istituto scolastico in cui lavorava, sentenziando che “Dieci secondi non sono sufficienti a definire un atto molestia sessuale”. La donna si difende dalle accuse e polemiche sostenendo che il suo ruolo le garantisce “autonomia”.
“Non entriamo nel merito della sentenza in questione e di quella precedente – ha sottolineato Lorenzo Puglisi – ma è bene precisare che il magistrato ha emesso questa sentenza considerando tantissimi aspetti e carte. Dunque non possiamo commentare una vicenda giudiziaria solo considerando i titoli di giornale. Un aspetto in particolare è bene invece mettere in risalto e cioè che è necessario cambiare l’assetto culturale, solo così possiamo davvero sperare che la situazione in generale cambi”.
Cambiare dunque approccio. Ma in che modo cambiarlo se anche la legge prende in considerazione aspetti legati alla forma fisica delle presunte vittime? In che modo possiamo davvero cambiare il sistema se si continua a considerare in primis l’abbigliamento e la forma fisica delle donne?
TORNA NELLA PERIFERIA DI ROMA IL FESTIVAL “COUSCOUS UNPLEGGED”: QUATTRO GIORNI DI MUSICA, TALK E INTERCULTURA
Ospite in collegamento Marco Della Porta, Presidente XIV Municipio con delega alla cultura
Dopo il debutto dello scorso anno, dal 3 al 6 agosto, la periferia capitolina torna protagonista dell’Estate Romana con Cous Cous Unplugged: quattro giornate di rap, hip hop, cultura urban, intercultura, ambiente e street art per raccontare il fermento di un territorio e di quella cultura musicale, visiva e narrativa che nasce dall’incontro tra “strada” e diversità, zone di confine e creatività.
Nato lo scorso anno dall’intuizione di Davide Dose, come spin off dell’ormai decennale Spaghetti Unplugged, Cous Cous Unplugged porta sul palco un alternarsi di artisti che, con cifre stilistiche proprie e originali, stanno raccontando oggi e hanno raccontato negli anni passati quartieri, spaccati di vita, confini e culture, dando voce a nuove narrazioni che – dal 3 al 6 agosto – si incontrano alla periferia Nord Ovest di Roma: Ottavia, in Via Casal del Marmo.
È proprio nel quartiere a 15 km dal cuore pulsante di Roma, infatti, che torna per il secondo anno consecutivo Cous Cous Unplugged: mini festival inclusivo per una staffetta di 4 giorni e oltre 25 artisti che vuole esplorare i temi dell’intercultura, della vita in periferia, della forza della musica e delle parole, della sostenibilità ambientale. Ogni giorno microfono aperto per tutti gli artisti emergenti che vogliano far sentire la propria voce e, con loro, alcuni nomi di rilievo della scena musicale urban e non solo, sul palco in doppia veste di protagonisti live e testimoni narranti di un’idea diversa di comunità, cultura e società: Amir Issaa, Heartman, Gemello, Yuman, Nathalie, Thru Collected, Leo Fulcro, e molti altri.
Sono loro alcuni degli artisti coinvolti in una festa a cielo aperto, condita da aperitivi etnici, con degustazioni, incontri, laboratori e presentazioni. Ogni giorno, l’apertura porte è alle 17.00, poi dalle 18.00 si parte dall’area food con assaggi dalle tradizioni culinarie di diversi paesi, insieme all’open mic per emergenti, condotto da Riccardo Zianna e Michela Conforti, e ancora workshop di ballo hip hop, writing e street art, e dance battle in pieno stile urban. Dopo la prima parte live, si prosegue alle 22.00 con i talk a cura di Sabika Shah Povia del magazine GENERAZIONE, con interviste esclusive agli ospiti musicali della serata, pronti poi ad esibirsi a partire dalle 22.30. A chiusura serata, alle 23.30, spazio al djset, affidato ogni sera a un dj differente: gran finale domenica 6 agosto con DJ STILE, leggenda dell’hip hop romano.
SCATTA IL PIANO PER L’ACQUISTO DI 117 ALLOGGI POPOLARI
Ospite in collegamento Francesco Baldini, redazione “Civonline”
Un’occasione per i cittadini ed un’opportunità, per il Comune di Civitavecchia, di immettere ossigeno nelle casse dell’ente. Partiranno infatti domani 117 lettere – che verranno notificate da parte del messo comunale – rivolte ad altrettanti inquilini che avranno la possibilità di riscattare l’appartamento nel quale abitano attualmente, o rimanere alle attuali condizioni di affitto. L’amministrazione infatti ha deliberato un atto di indirizzo per l’avvio dell’atteso “Programma di vendita degli alloggi” di proprietà comunale, con una “Manifestazione di interesse non vincolante”. «Un’azione attesa da anni – ha spiegato il sindaco Ernesto Tedesco – siamo soddisfatti perché i cittadini potranno finalmente vedere realizzato un sogno, con un beneficio anche per le casse comunali».
L’idea è quella di poter riuscire a far entrare circa 2 milioni di euro: gli appartamenti saranno infatti messi in vendita a partire da 11-12 mila euro fino ad un massimo di 25mila euro, più eventuali costi legati ai lavori di ristrutturazione che l’amministrazione ha eseguito negli ultimi cinque anni. «La cifra che verrà ricavata da questa operazione – ha quindi evidenziato l’assessore al Patrimonio Monica Picca – verrà quindi reinvestita per lenire l’emergenza abitativa e sostenere il diritto alla casa per i civitavecchiesi. Pensiamo alla sistemazione di altri appartamenti ma soprattutto all’acquisto di nuove unità per far scorrere la graduatoria che oggi vede 700 famiglie in attesa di una casa. Abbiamo lavorato molto a questo piano, avviando uno studio sui 245 alloggi popolari ed individuandone 117 da poter mettere subito in vendita».
Ad elencare tempi e scadenze il consigliere della Lega Antonio Giammusso, che ha voluto innanzitutto ringraziare gli uffici per il grande lavoro messo in campo in questi anni per arrivare a questo risultato. «Da domani partiranno le 117 lettere – ha spiegato – e fino al 7 ottobre sarà possibile far pervenire al Protocollo del Pincio la propria manifestazione di interesse che non sarà vincolante: se poi un cittadino vorrà cambiare idea e non acquistare più la casa, continuerà ad abitarci pagando l’affitto. Il piano verrà quindi inviato alla Regione che avrà 45 giorni di tempo per rispondere. Poi passeremo in consiglio comunale per l’approvazione: contiamo di arrivare alla Pucci a dicembre per dare il via, a gennaio, alla convocazione delle famiglie interessate ed il via ufficiale a tutta la procedura di acquisto». In questi giorni il delegato Yuri Oliveri affiggerà un apposito cartello nei condomini interessati con le indicazioni da seguire.
In particolare, gli alloggi sono stati individuati in via Amba Aradam, viale Matteotti, via Paolo Antonini, via Betti, via Etruria, via Leopoli, via Lepanto, via Pisacane, via Ascanio Fiori, via Santa Barbara e via De Sanctis.
NAVE ROMANA RINVENUTA NEI FONDALI DI CIVITAVECCHIA
Il relitto di una nave commerciale romana del II-I secolo a. C. con il suo prezioso carico di anfore è stato rinvenuto dai Carabinieri tutela del patrimonio culturale (Tpc) al largo di Civitavecchia.
I Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, coadiuvati dal Centro Carabinieri Subacquei di Genova e dal Nucleo Carabinieri Subacquei di Roma, con l’ausilio della motovedetta d’altura del Servizio Navale della Compagnia Carabinieri di Civitavecchia, hanno individuato l’importante relitto adagiato sul fondale marino. L’eccezionale rinvenimento è il frutto di un’attività investigativa della Sezione Archeologia del Reparto Operativo del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, coordinata dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia, in collaborazione con la Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo di Taranto.
Il sopralluogo ha permesso di rilevare la presenza di un antico relitto di nave oneraria romana, risalente al II-I secolo. a.C., adagiato a circa 160 metri di profondità sul fondale sabbioso, con un carico di centinaia di anfore romane tipo ’Dressel 1 B’, la maggior parte integre, che hanno formato un giacimento delle dimensioni di mt. 12 di larghezza per mt. 17 di lunghezza, da cui si può ipotizzare che la nave potesse superare le dimensioni di 20 metri. Le operazioni di ricerca e rinvenimento si sono svolte con l’impiego di avanzate attrezzature tecniche in dotazione al Centro Carabinieri Subacquei di Genova e al Nucleo Carabinieri Subacquei di Roma, con l’ausilio della motovedetta d’altura del Servizio Navale della Compagnia Carabinieri di Civitavecchia. In particolare, è stato impiegato il robot sistema ROV (Remotely Operated Vehicle) comprensivo di sonar ed ecoscandaglio, che, unitamente alle performanti caratteristiche della modernissima motovedetta d’altura classe N 802 ’Fraù, hanno consentito l’importante rinvenimento e la mappatura completa del sito archeologico sommerso, determinando l’ulteriore individuazione, nell’immediato perimetro del relitto, di due ceppi d’ancora romani in metallo, appartenenti all’antica nave.
L’eccezionale scoperta rappresenta l’importante esempio del naufragio di una nave romana che affrontava le insidie del mare nel tentativo di raggiungere la costa e costituisce testimonianza delle antiche tratte commerciali marittime. Lo straordinario rinvenimento è il frutto della sinergia e delle competenze tecniche e investigative dei comparti di specialità dell’Arma dei Carabinieri, in cooperazione con le conoscenze storico-scientifiche del Ministero della cultura, rivestendo notevole rilevanza archeologica, artistica e storica, e mettendo in evidenza ancora una volta il valore che lega l’attività di archeologia subacquea con quella tipica degli organismi investigativi. La Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo di Taranto, previa autorizzazione della competente Autorità Giudiziaria, ha avviato le procedure necessarie per censire e salvaguardare l’area archeologica sommersa individuata dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale.
DIONISI: “TERRITORIO AREA PILOTA PER DIVERSI PROGETTI INDUSTRIALI”
«Siamo consapevoli che la soluzione al tema del phase out del carbone non sarà rappresentata da un unico progetto, ma si realizzerà in maniera indolore soltanto se saremo capaci di mettere insieme in maniera coordinata una pluralità di progetti. Progettualità che devono sicuramente far perno sulle vocazioni del nostro territorio e sui nuovi settori economici: l’energia quindi, ma anche l’economia del mare e l’economia circolare». È quanto ribadito dal presidente di Unindustria Civitavecchia Cristiano Dionisi nel corso del primo incontro al Ministero del Comitato di coordinamento per la transizione dei territori di Civitavecchia e Brindisi. Dionisi ha quindi evidenziato, a più riprese, la strategicità del territorio nel percorso della transizione energetica, un’area da considerare non di crisi, ma di sviluppo, «un’area pilota – ha agigunto – nella quale realizzare progetti industriali che vedano impegnate le nostre aziende del cluster elettromeccanico su nuove attività, anche alla luce di un re-skill delle professionalità che tra l’altro già abbiamo iniziato e sul quale stiamo lavorando. Non possiamo permetterci di disperdere le competenze che le nostre aziende hanno acquisito in decenni di attività di filiera». E per Unindustria sono due gli aspetti da cui dover partire: la disponibilità di aree sulle quali realizzare nuove progettualità e l’attrattività del territorio e quindi risorse per realizzare nuovi progetti. Proprio sul primo aspetto l’appello è rivolto alle istituzioni affinché prendano in carico l’annoso problema della destinazione urbanistica e della vincolistica «che insistono sulle molte aree retroportuali: centinaia di ettari – ha spiegato Dionisi – che oggi possono rappresentare il vero vantaggio competitivo del nostro territorio se solo fossero immediatamente disponibili per insediamenti industriali». Per quanto riguarda l’attrattività e nuove risorse per il territorio, invece, Unindustria auspica che il Governo possa considerarlo «come una zona speciale alla luce del percorso di decarbonizzazione, visto che per la nostra regione purtroppo non sono previsti strumenti come le Zes del sud Italia. Per fare questo – ha aggiunto – riteniamo che un pezzo del percorso sia stato già realizzato con il riconoscimento di Civitavecchia nella Carta degli aiuti di stato a finalità regionale. Riteniamo che in questa sede dobbiamo approfondire se questa cornice normativa sia sufficiente – ha concluso Dionisi – oppure se è necessario riconoscere la centralità di questo nostro territorio nella strategia nazionale di sviluppo attraverso altri strumenti».
ARRIVA “LE PIACEVOLI NOTTI”: L’EVENTO CHE UNISCE DANZA, MUSICAPOPOLARE, POESIA E NARRAZIONI
Ospite in collegamento Patrizia Salvatori, direttrice artistica di GDO- Gruppo Danza Oggi
Per l’estate del 2023, e in occasione dei suoi 45 anni, il GDO – Gruppo Danza Oggi, diretto da Patrizia Salvatori, torna a danzare lungo tutta la penisola, portando tra palchi, strade e borghi le sue sperimentazioni e ibridazioni di linguaggi performativi, che anche in agosto faranno incontrare la danza – come multi-linguaggio che interpreta i luoghi – con la musica popolare, le parole poetiche e le narrazioni visive di un gruppo di artisti provenienti da discipline, scuole, formazioni e inclinazioni diverse tra loro.
Primo contenitore a vedere protagonista la produzione GDO è il festival Le Piacevoli Notti di Ciciliano, in provincia di Roma, che dal 4 all’8 agosto vedrà alternarsi sul palco gli artisti associati del GDO: il 4 agosto con Corpi e Note di pianoforte; il 6 agosto con la restituzione della residenza che si svolgerà proprio negli spazi del paese, con la performance dal titolo Me and You – InDUE; il 7 agosto con la Mandala Dance Company di Paola Sorressa in Crossover e, l’8 agosto, con lo spettacolo Monolocale interno notte di Daniele Coscarella con la partecipazione di Emanuela Panatta.
Dopo aver portato la danza urbana firmata GDO in Corea e a Expo Dubai, passando per l’Italia e recentemente con il Festival di Danza Urbana di Corinaldo, in occasione degli appuntamenti a Ciciliano il Gruppo Danza Oggi diretta da Patrizia Salvatori offre così uno spaccato delle sue capacità narrative a passo di danza sviluppate nell’ultimo periodo.
Si inizia il 4 agosto con Corpi e Note di pianoforte con il M° Carlo Zannetti e i performers Maria Olga Palliani e Nicola Migliorati, una sfida nuova tra musicisti e danzatori, in cui ciascuno alimenta la creatività dell’altro, incrociando ‘cammini e storie’ in un’alchimia che oltre alla musica dà corpo ai testi di Alessandro Moscatelli, coniugando tradizione e innovazione.
Il 6 agosto, sempre alle 21.30 nel cortile della scuola di S.Anna, si prosegue con la restituzione pubblica del lavoro coreografico in residenza di Maria Olga Palliani e Nicola Migliorati dal titolo Me and You – InDUE, la storia di due persone, di una coppia, di due individui, di due personaggi. Maturando la relazione tra i corpi, Me and You – InDUE sviluppa il racconto della loro storia fatta di momenti e scelte. Un viaggio attraverso le emozioni, quelle conosciute, quelle scoperte: situazioni emotive di una coppia che entra ed esce con amore e poesia da dinamiche, vissuti pieni di energia nuova.
Dopo le due produzioni GDO, il 7 agosto, spazio alla Mandala Dance Company di Paola Sorressa con Crossover, spettacolo di danza che indaga la natura umana nell’incontro di energie e corpi metafore di popoli e culture.
L’8 agosto, introdotto da Nicola Migliorati, Daniele Coscarella ed Emanuela Panatta chiuderanno gli appuntamenti GDO con lo spettacolo Monolocale interno notte. Ambientato in un monolocale di notte, lo spettacolo porta in scena le storie che nascono da un impulso improvviso e scaturiscono dal vissuto quotidiano, dai conflitti generazionali, dalle nevrosi della nostra epoca. La chiave narrativa può essere un monologo, un’improvvisazione, un dialogo surreale, una canzone.