Prende forma il piano per l’emergenza rifiuta. Dopo l’ennesima fumata nera della scorsa settimana, a seguito del vertice tra i tecnici di Comune, Ama e Regione, il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha annunciato un novo piano che verrà presentato lunedì prossimo.
Le proposte sul tavolo sono diverse e prevedono discariche provvisorie, un Tbm capace di trasformare gran parte dei rifiuti in energia e lo sblocco dell’autorizzazione per il quinto bacino a Roccasecca. Mentre restano attivi gli sbocchi in altre regioni come Abruzzo, Campania, Marche, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Puglia.
Il nodo cruciale del nuovo piano rifiuti riguarda le aree dove sorgeranno i nuovi catini per lo sversamento dei rifiuti all’interno del Comune di Roma. La mappatura delle aree bianche eseguita ieri ha dato esito negativo: nessuna area idonea, lontana da abitazioni, scuole o falde acquifere, sarebbe stata individuata.
Così lo sguardo di Regione e Comune si è posato sulle aree lontane dalla Città Eterna. E in particolare sulla discarica di Albano, chiusa da alcuni anni. Per riattivarla basterebbe cambiare l’autorizzazione, ma rimangono da convincere i residenti e l’amministrazione locale. Il sindaco di Albano, Massimiliano Borelli, ha già dato parere contrario alla riapertura della discarica, sostenendo che scegliere Roncigliano, innescherebbe un serio problema ambientale.