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Non solo Roma con Francesco Baldini – Puntata di Martedì 11 Luglio 2023

OCEAN VIKING, TERMINATE LE OPERAZIONI DI SBARCO

Ospite in collegamento Francesco Baldini, redazione “Civonline

Sono già terminate le operazioni di sbarco dei 57 migranti arrivati in porto questa mattina alle 5,40 circa a bordo della Ocean Viking. In poco più di due ore Asl Roma 4, Croce rossa italiana e Protezione Civile hanno concluso i controlli sanitari e l’accoglienza ai migranti, tra cui ci sono anche 16 minori non accompagnati. Sul posto anche l’assessore ai Servizi sociali Deborah Zacchei che si è occupata insieme ai suoi uffici di trovare un alloggio temporaneo ai minori, già collocati presso altre strutture dove saranno trasferiti a breve. Le forze dell’ordine si stanno occupando dell’identificazione dei migranti che la nave della Sos Mediterraneè ha tratto in salvo al largo della Libia in due differenti operazioni di salvataggio. Non sono state rilevate emergenze sanitarie e, al momento, non si è reso necessario alcun ricovero.

AULA PUCCI, IL FUTURO DELPORTO AI RAGGI X

Sovrattassa e prolungamento dell’antemurale, futuro della Pas, progetto di riqualificazione della frasca, opere già messe in cantiere e altre che si ha l’ambizione di voler portare a compimento, il tutto accompagnato da numeri, slide e fotografie «per essere più chiari possibile». L’audizione di questa mattina alla Pucci del presidente dell’Adsp Pino Musolino, richiesta proprio dallo stesso numero uno del porto, si è sviluppata attraverso un confronto ampio e dettagliato, con domande da parte dei consiglieri di maggioranza ed opposizione, interventi di assessori, con Musolino che non si è sottratto a nulla. Anzi, ha voluto tracciare un bilancio di questi primi 30 mesi di mandato, rispondendo a critiche e voci che recentemente hanno investito l’ente.

A partire dalla polemica sulla sovrattassa necessaria per portare a casa il prolungamento dell’antemurale, «opera necessaria – ha spiegato – per il porto». Il progetto, che rientra in quelli per il quale è stato chiesto il finanziamento attraverso il Pnrrr, «non è stato finanziato al 100% – ha ricordato Musolino – nei 69 milioni richiesti inizialmente ne sono stati concessi 43; il costo è passato poi a 106 milioni, ed i 26 milioni a nostro carico sono diventati 45. Per Evitare di perdere i 60 mln già stanziati, siamo dovuti ricorrere all’unica soluzione per noi possibile, quella cioè di percorrere la strada della sovrattassa. Abbiamo però sei mesi per reperire in maniera diversa questi fondi, anche attraverso la ridistribuzione di fondi Pnrr inizialmente destinati ad opere che non potranno essere realizzate». E per questo il presidente ha chiesto il contributo di tutti, per “convincere” il Governo a finanziare totalmente l’opera, strategica in termini di sicurezza e sviluppo. Questo permetterebbe di ritirare il provvedimento riguardante la sovrattassa che, ad oggi, entrerebbe in vigore a gennaio. E poi, sempre nell’ambito dei progetti finanziati con i fondi del Pnrr, l’apertura a sud con la realizzazione di un’isoletta – con la sabbia di risulta, con aree attrezzate e servizi per i cittadini, il collegamento dell’antemurale con il pontile fisso. Tutte opere che, una volta realizzare, ad effetto domino aprirebbero la strada ad altri interventi in programma, come il potenziamento del terminal crociere che consentirebbe allo scalo di movimentare 3,2 milioni di passeggeri, l’ampliamento dell’antemurale per evitare la “gestione ibrica” della banchina 25 sud che tornerebbe a servizio esclusivo delle merci, l’allungamento di altri 400 metri della banchina 13 – una volta completato l’antemurale – per garantire maggiori accosti alle crociere.

Confermata la seduta della conferenza dei servizi per il Roma Marina Yachting al porto storico, per il 20 luglio, con il sindaco Tedesco che ha auspicato di poter chiudere finalmente l’iter. Spazio poi al progetto di riqualificazione della Frasca, per il quale «se mi avessero chiesto prima un protocollo, l’avremmo già firmato – ha dichiarato Musolino – bisogna comunque accelerare». Una notizia accolta con entusiasmo dall’assessore Vitali che infatti ha assicurato: «Ho già firmato la delibera. Nulla quaestio sul progetto o sulle opere, ma il protocollo per la gestione futura è necessario». Un chiarimento poi sulla Pas, con una delegazione di lavoratori presenti in aula. Musolino ha prorogato di sei mesi la concessione, per poi mandare a gara il servizio, con la clausola sociale per il mantenimento di tutti i lavoratori. Grande assente la Compagnia portuale, sia in platea che tra i banchi, senza la presenza del consigliere Scilipoti, con il cda della Compagnia che ha però poi voluto inviare una lunga nota polemica al termine della seduta.

SPORT, UN SENSAZIONALE BALLARATI CENTRA TRE ORI

Un’impresa che rimarrà nella storia degli sport acquatici civitavecchiesi. Dopo 17 anni Civitavecchia torna ad essere protagonista agli eventi internazionali per la categoria Juniores. A Belgrado Lorenzo Ballarati ha compiuto quello che tutti, in un certo senso si aspettavano, ma che, forse, non credevano veramente potesse accadere. Il tritone in forza alla Nazionale italiana e alla Coser Aniene ha vinto tre ori nei 50 stile libero e nelle staffette 4×100 stile libero e 4×100 misti, dando una mano in tre dei nove posti ottenuti dalla spedizione azzurra in Serbia, con l’Italia che ha primeggiato anche nel medagliere dell’evento, con tanto di premiazione finale con tutta la comitiva tricolore che è salita sul podio. Dopo i primi due ori, ci si attendeva un po’ di appagamento, o, quantomeno, che i diretti avversari prendessero delle contromosse per arginare il ragazzo allenato da Fabio De Santis, che, ricordiamo, è un classe 2006 e quindi al primo dei due anni Juniores. Quindi ha gareggiato anche contro atleti di un anno più grandi e quindi più formati. E quello che stava avvenendo nei 100 stile libero non faceva pensare ad una defaillance. Primo crono nelle batterie, terzo nelle semifinali, con tanto di fase finale quasi in scioltezza. Ma la finale non è stata dalla parte di Ballarati, che nella seconda vasca ha stentato e si è dovuto accontentare di un quarto posto, seppur a soli tre centesimi dal podio. Per carità, non parliamo certo di un fallimento, ma il civitavecchiese aveva fatto abituare al meglio i suoi tifosi. Quando l’ultima giornata di gare sembrava aver preso la scia verso il basso, tutto è cambiato. «Lorenzo era teso – racconta Fabio De Santis – lo sapevo. L’ho sentito dopo la gara dei 100 e gli ho detto, vinci la staffetta, sei il più forte». E Ballarati l’ha vinta, quella dei 4×100 misti che chiudeva tutto il programma degli Europei. Dopo una partenza ottima, gli azzurri vengono risucchiati dalla Danimarca e quando Ballarati si deve tuffare per l’ultima frazione, quella a stile libero, deve rimontare un secondo e tre decimi. Nella prima vasca il campioncino della Coser Aniene cancella quasi tutto il distacco, portandosi a soli due decimi. Sembrerebbe fatta, ma l’avversario danese si gioca il tutto per tutto e così Ballarati deve dare l’anima fino all’arrivo, dove riesce a mettere per primo la mano sul blocchetto in duello al fotofinish. «Meglio di così non si poteva chiudere – riprende De Santis – forza Lorenzo, forza Civitavecchia, la Coser è con te. Ho la pelle d’oca nel vedere il mio atleta vincere l’Europeo, dopo tanto impegno e sacrificio riportiamo a Civitavecchia ciò che eravamo riusciti con Lestingi e Mencarini». Si chiude, quindi, un Europeo vicino alla perfezione per Ballarati, con questi tre ori. E chissà che ora il nome di Ballarati possa rientrare tra i candidati per una missione ancora più grande: le Olimpiadi di Parigi 2024. Saranno i prossimi mesi, anche guardando cosa succederà per quanto riguarda la Nazionale italiana nel settore maschile, a far capire se per Ballarati potrebbe aprirsi una clamorosa chance che potrebbe aumentare ancora di più le ambizioni di una grande carriera per lui. Intanto i social network sono letteralmente esplosi per il classe 2006, con amici, parenti, conoscenti e anche persone totalmente al di fuori di qualsiasi contesto sportivo, che hanno voluto esprimere la loro soddisfazione per i risultati di questo talentuosissimo ragazzo, che ogni anno ha sempre fatto un passo in più in avanti. L’anno scorso si parlava, velatamente, di una sua partecipazione all’Europeo. A ripensarci oggi, con queste medaglie al collo, viene quasi da sorridere. E non dimentichiamo che Ballarati ha già messo in cascina il suo primo Settecolli, affrontato a pochi giorni dall’evento di Belgrado, e nonostante la preparazione non fosse finalizzata all’evento romano, ha comunque vinto una finale C, anche contro atleti con molta più esperienza nel proprio bagaglio. E chi ha esultato per le vittorie di Ballarati è stato anche chi ha regalato grandi soddisfazioni a livello internazionale per Civitavecchia: Damiano Lestingi, nostro amico, oltre che collaboratore, con la rubrica dedicata alla storia dello sport. «Il 9 luglio del 2006 vincevo il mio secondo oro agli Europei Juniores di Palma di Maiorca – spiega Lestingi – e sarei tornato a casa con 2 ori e un bronzo (la sera l’Italia del calcio avrebbe vinto la finale della Coppa del Mondo). Il 9 luglio del 2023, 17 anni dopo, un altro ragazzo di Civitavecchia, cresciuto nella mia stessa piscina, con il mio stesso allenatore Fabio De Santis, con la mia stessa società Cosernuoto, torna a casa con 3 ori agli Europei juniores di Belgrado. Lorenzo Ballarati ha dimostrato la stoffa e il carattere del campione. Dopo essere arrivato 4° nei 100 stile, invece di farsi trasportare dalla delusione, un’ora dopo il 100 stile ha preso parte alla staffetta 4×100 mista. Al suo cambio, l’ultimo, la Danimarca era in vantaggio di 1 secondo e 3 decimi, un’enormità. Lorenzo si è caricato la Nazionale sulle spalle e ha fatto l’impossibile. Ha chiuso la sua gara in 48.51. Un tempo stratosferico. Roba quasi da Olimpiadi. La Danimarca è seconda a 4 centesimi. Faccio un appello personale al sindaco Ernesto Tedesco affinché lo si possa festeggiare come merita. Ha fatto qualcosa che non si vedeva da anni. Conosco Lorenzo da quando è piccolo si vedeva, o almeno io vedevo la stoffa del possibile campione. Oggi il “piccolo” Lorenzo è cresciuto. E ha vinto i Campionati Europei Juniores nei 50 stile. La gara più veloce, e forse quella più difficile. Perché? Perché basta un niente per far saltare tutto. Una bracciata messa male e va tutto in malora. Lorenzo è allenato dal mio stesso mister, Fabio De Santis, che continua a portare ragazzi in Nazionale. I maligni pensavano che dopo di me fosse finito tutto. Invece no. Mentre alcuni parlano al bar, in qualche associazione senza potere o in qualche angolo di strada, alla Cosernuoto si continua a vincere. Fatti. Non parole. Sei forte Lollo».

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