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Non solo Roma – Puntata di Martedì 11 Luglio 2023

Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Martedì 11 Luglio 2023

ESTATE A MISURA DI BAMBINO TRA CALDO, ALIMENTAZIONE E PUNTURE: I CONSIGLI DELLA PEDIATRA

Ospite in collegamento dott.ssa Maria Teresa Fonte, Federazione Medici Pediatri Lazio

Estate a misura di bambino, dai comportamenti da avere al mare e sotto il sole a cosa fare in caso di punture di insetto o medusa. E in montagna, a che altitudine si può arrivare con un bambino? Domande a cui cerchiamo di dare una risposta con i consigli utilissimi dell’esperta pediatra Maria Teresa Fonte, della Federazione Medici Pediatri del Lazio.

Partiamo dall’esposizione diretta al sole, che risulta essenziale per la produzione di vitamina D: fattore indispensabile per l’assorbimento del calcio e la sua deposizione nelle ossa, la produzione di melanina e altre importanti funzioni che influiscono anche sull’umore. Ma l’esposizione prolungata, soprattutto nelle ore più calde, si sa, non è consigliata anche per il rischio di tumori cutanei in età adulta. “ Il sole viene da anni demonizzato anche per via del cambiamento climatico, ma è anche vero che è molto salutare se sfruttato nelle ore giuste; – ha spiegato Maria Teresa Fonte – i bambini al di sotto dei 6 mesi non devono essere esposti al sole, si può uscire a fare delle passeggiate nelle ore più tarde della giornata, quindi dopo le 18 o magari molto presto, intorno alle 8 di mattina. Per i bimbi più grandi ovviamente è bene usare protezione solare molto alta ed evitare la fascia d’orario che va dalle 12 alle 16”.

Anche l’abbigliamento in questo senso assume un’importanza decisiva, come vestire i bambini per evitare che soffrano troppo il caldo? “I vestiti devono essere adeguati alla temperatura della giornata tenendo presente che i bambini più piccoli hanno maggior difficoltà a mantenere una temperatura costante, soffrendo così di più il caldo. Vanno privilegiati i tessuti naturali e traspiranti, come il lino e il cotone, meglio di colore chiaro. Bisogna prestare particolare attenzione agli sbalzi di temperatura con il passaggio negli ambienti con aria condizionata. L’uso di occhiali da sole protettivi sarebbe auspicabile ma, come il cappellino, pochi sono i bambini piccoli che riescono a tenerli”.

Fattore alimentazione, uno degli aspetti forse più importanti: “Con l’aumento della temperatura, si deve ridurre l’apporto calorico, in particolare quello dato da cibi grassi. – ha spiegato la dott.ssa Fonte – E’ preferibile quindi assumere carboidrati semplici e a più rapida digeribilità. Una dieta più ricca di frutta e verdura è fortemente consigliata per aumentare l’apporto di acqua e sali minerali, prevenendo così la disidratazione. Anche una maggior assunzione di acqua o spremute di frutta fresca favorisce l’idratazione; vanno evitate invece le bevande fredde, gassate o troppo dolci”.

E per chi invece sceglie la montagna? Cosa fare con l’alta quota e i più piccoli? Un bambino ha la stessa tolleranza di un adulto per l’alta quota, a condizione che non abbia particolari problemi di salute (problemi cardiaci, polmonari o prematurità) e abbia più di 3 mesi di vita. In quanto, al di sotto di questa età, vi è ancora una immaturità polmonare.

Puntura di zanzare, fastidiose per i grandi e forse anche peggiori per i più piccoli: “Quando un bambino viene punto da una zanzara si forma un rigonfiamento pruriginoso, detto pomfo, – ha spiegato la dott.ssa Fonte – per il quale si può applicare un gel di cloruro di alluminio al 5%, che ha un’azione sia sul prurito sia sulla tumefazione. In alternativa, hanno la stessa azione gli impacchi di ghiaccio, da tenere sulla parte punta per qualche minuto”.

OCEAN VIKING, TERMINATE LE OPERAZIONI DI SBARCO

Ospite in collegamento Francesco Baldini, redazione “Civonline

Sono già terminate le operazioni di sbarco dei 57 migranti arrivati in porto questa mattina alle 5,40 circa a bordo della Ocean Viking. In poco più di due ore Asl Roma 4, Croce rossa italiana e Protezione Civile hanno concluso i controlli sanitari e l’accoglienza ai migranti, tra cui ci sono anche 16 minori non accompagnati. Sul posto anche l’assessore ai Servizi sociali Deborah Zacchei che si è occupata insieme ai suoi uffici di trovare un alloggio temporaneo ai minori, già collocati presso altre strutture dove saranno trasferiti a breve. Le forze dell’ordine si stanno occupando dell’identificazione dei migranti che la nave della Sos Mediterraneè ha tratto in salvo al largo della Libia in due differenti operazioni di salvataggio. Non sono state rilevate emergenze sanitarie e, al momento, non si è reso necessario alcun ricovero.

AULA PUCCI, IL FUTURO DELPORTO AI RAGGI X

Sovrattassa e prolungamento dell’antemurale, futuro della Pas, progetto di riqualificazione della frasca, opere già messe in cantiere e altre che si ha l’ambizione di voler portare a compimento, il tutto accompagnato da numeri, slide e fotografie «per essere più chiari possibile». L’audizione di questa mattina alla Pucci del presidente dell’Adsp Pino Musolino, richiesta proprio dallo stesso numero uno del porto, si è sviluppata attraverso un confronto ampio e dettagliato, con domande da parte dei consiglieri di maggioranza ed opposizione, interventi di assessori, con Musolino che non si è sottratto a nulla. Anzi, ha voluto tracciare un bilancio di questi primi 30 mesi di mandato, rispondendo a critiche e voci che recentemente hanno investito l’ente.

A partire dalla polemica sulla sovrattassa necessaria per portare a casa il prolungamento dell’antemurale, «opera necessaria – ha spiegato – per il porto». Il progetto, che rientra in quelli per il quale è stato chiesto il finanziamento attraverso il Pnrrr, «non è stato finanziato al 100% – ha ricordato Musolino – nei 69 milioni richiesti inizialmente ne sono stati concessi 43; il costo è passato poi a 106 milioni, ed i 26 milioni a nostro carico sono diventati 45. Per Evitare di perdere i 60 mln già stanziati, siamo dovuti ricorrere all’unica soluzione per noi possibile, quella cioè di percorrere la strada della sovrattassa. Abbiamo però sei mesi per reperire in maniera diversa questi fondi, anche attraverso la ridistribuzione di fondi Pnrr inizialmente destinati ad opere che non potranno essere realizzate». E per questo il presidente ha chiesto il contributo di tutti, per “convincere” il Governo a finanziare totalmente l’opera, strategica in termini di sicurezza e sviluppo. Questo permetterebbe di ritirare il provvedimento riguardante la sovrattassa che, ad oggi, entrerebbe in vigore a gennaio. E poi, sempre nell’ambito dei progetti finanziati con i fondi del Pnrr, l’apertura a sud con la realizzazione di un’isoletta – con la sabbia di risulta, con aree attrezzate e servizi per i cittadini, il collegamento dell’antemurale con il pontile fisso. Tutte opere che, una volta realizzare, ad effetto domino aprirebbero la strada ad altri interventi in programma, come il potenziamento del terminal crociere che consentirebbe allo scalo di movimentare 3,2 milioni di passeggeri, l’ampliamento dell’antemurale per evitare la “gestione ibrica” della banchina 25 sud che tornerebbe a servizio esclusivo delle merci, l’allungamento di altri 400 metri della banchina 13 – una volta completato l’antemurale – per garantire maggiori accosti alle crociere.

Confermata la seduta della conferenza dei servizi per il Roma Marina Yachting al porto storico, per il 20 luglio, con il sindaco Tedesco che ha auspicato di poter chiudere finalmente l’iter. Spazio poi al progetto di riqualificazione della Frasca, per il quale «se mi avessero chiesto prima un protocollo, l’avremmo già firmato – ha dichiarato Musolino – bisogna comunque accelerare». Una notizia accolta con entusiasmo dall’assessore Vitali che infatti ha assicurato: «Ho già firmato la delibera. Nulla quaestio sul progetto o sulle opere, ma il protocollo per la gestione futura è necessario». Un chiarimento poi sulla Pas, con una delegazione di lavoratori presenti in aula. Musolino ha prorogato di sei mesi la concessione, per poi mandare a gara il servizio, con la clausola sociale per il mantenimento di tutti i lavoratori. Grande assente la Compagnia portuale, sia in platea che tra i banchi, senza la presenza del consigliere Scilipoti, con il cda della Compagnia che ha però poi voluto inviare una lunga nota polemica al termine della seduta.

SPORT, UN SENSAZIONALE BALLARATI CENTRA TRE ORI

Un’impresa che rimarrà nella storia degli sport acquatici civitavecchiesi. Dopo 17 anni Civitavecchia torna ad essere protagonista agli eventi internazionali per la categoria Juniores. A Belgrado Lorenzo Ballarati ha compiuto quello che tutti, in un certo senso si aspettavano, ma che, forse, non credevano veramente potesse accadere. Il tritone in forza alla Nazionale italiana e alla Coser Aniene ha vinto tre ori nei 50 stile libero e nelle staffette 4×100 stile libero e 4×100 misti, dando una mano in tre dei nove posti ottenuti dalla spedizione azzurra in Serbia, con l’Italia che ha primeggiato anche nel medagliere dell’evento, con tanto di premiazione finale con tutta la comitiva tricolore che è salita sul podio. Dopo i primi due ori, ci si attendeva un po’ di appagamento, o, quantomeno, che i diretti avversari prendessero delle contromosse per arginare il ragazzo allenato da Fabio De Santis, che, ricordiamo, è un classe 2006 e quindi al primo dei due anni Juniores. Quindi ha gareggiato anche contro atleti di un anno più grandi e quindi più formati. E quello che stava avvenendo nei 100 stile libero non faceva pensare ad una defaillance. Primo crono nelle batterie, terzo nelle semifinali, con tanto di fase finale quasi in scioltezza. Ma la finale non è stata dalla parte di Ballarati, che nella seconda vasca ha stentato e si è dovuto accontentare di un quarto posto, seppur a soli tre centesimi dal podio. Per carità, non parliamo certo di un fallimento, ma il civitavecchiese aveva fatto abituare al meglio i suoi tifosi. Quando l’ultima giornata di gare sembrava aver preso la scia verso il basso, tutto è cambiato. «Lorenzo era teso – racconta Fabio De Santis – lo sapevo. L’ho sentito dopo la gara dei 100 e gli ho detto, vinci la staffetta, sei il più forte». E Ballarati l’ha vinta, quella dei 4×100 misti che chiudeva tutto il programma degli Europei. Dopo una partenza ottima, gli azzurri vengono risucchiati dalla Danimarca e quando Ballarati si deve tuffare per l’ultima frazione, quella a stile libero, deve rimontare un secondo e tre decimi. Nella prima vasca il campioncino della Coser Aniene cancella quasi tutto il distacco, portandosi a soli due decimi. Sembrerebbe fatta, ma l’avversario danese si gioca il tutto per tutto e così Ballarati deve dare l’anima fino all’arrivo, dove riesce a mettere per primo la mano sul blocchetto in duello al fotofinish. «Meglio di così non si poteva chiudere – riprende De Santis – forza Lorenzo, forza Civitavecchia, la Coser è con te. Ho la pelle d’oca nel vedere il mio atleta vincere l’Europeo, dopo tanto impegno e sacrificio riportiamo a Civitavecchia ciò che eravamo riusciti con Lestingi e Mencarini». Si chiude, quindi, un Europeo vicino alla perfezione per Ballarati, con questi tre ori. E chissà che ora il nome di Ballarati possa rientrare tra i candidati per una missione ancora più grande: le Olimpiadi di Parigi 2024. Saranno i prossimi mesi, anche guardando cosa succederà per quanto riguarda la Nazionale italiana nel settore maschile, a far capire se per Ballarati potrebbe aprirsi una clamorosa chance che potrebbe aumentare ancora di più le ambizioni di una grande carriera per lui. Intanto i social network sono letteralmente esplosi per il classe 2006, con amici, parenti, conoscenti e anche persone totalmente al di fuori di qualsiasi contesto sportivo, che hanno voluto esprimere la loro soddisfazione per i risultati di questo talentuosissimo ragazzo, che ogni anno ha sempre fatto un passo in più in avanti. L’anno scorso si parlava, velatamente, di una sua partecipazione all’Europeo. A ripensarci oggi, con queste medaglie al collo, viene quasi da sorridere. E non dimentichiamo che Ballarati ha già messo in cascina il suo primo Settecolli, affrontato a pochi giorni dall’evento di Belgrado, e nonostante la preparazione non fosse finalizzata all’evento romano, ha comunque vinto una finale C, anche contro atleti con molta più esperienza nel proprio bagaglio. E chi ha esultato per le vittorie di Ballarati è stato anche chi ha regalato grandi soddisfazioni a livello internazionale per Civitavecchia: Damiano Lestingi, nostro amico, oltre che collaboratore, con la rubrica dedicata alla storia dello sport. «Il 9 luglio del 2006 vincevo il mio secondo oro agli Europei Juniores di Palma di Maiorca – spiega Lestingi – e sarei tornato a casa con 2 ori e un bronzo (la sera l’Italia del calcio avrebbe vinto la finale della Coppa del Mondo). Il 9 luglio del 2023, 17 anni dopo, un altro ragazzo di Civitavecchia, cresciuto nella mia stessa piscina, con il mio stesso allenatore Fabio De Santis, con la mia stessa società Cosernuoto, torna a casa con 3 ori agli Europei juniores di Belgrado. Lorenzo Ballarati ha dimostrato la stoffa e il carattere del campione. Dopo essere arrivato 4° nei 100 stile, invece di farsi trasportare dalla delusione, un’ora dopo il 100 stile ha preso parte alla staffetta 4×100 mista. Al suo cambio, l’ultimo, la Danimarca era in vantaggio di 1 secondo e 3 decimi, un’enormità. Lorenzo si è caricato la Nazionale sulle spalle e ha fatto l’impossibile. Ha chiuso la sua gara in 48.51. Un tempo stratosferico. Roba quasi da Olimpiadi. La Danimarca è seconda a 4 centesimi. Faccio un appello personale al sindaco Ernesto Tedesco affinché lo si possa festeggiare come merita. Ha fatto qualcosa che non si vedeva da anni. Conosco Lorenzo da quando è piccolo si vedeva, o almeno io vedevo la stoffa del possibile campione. Oggi il “piccolo” Lorenzo è cresciuto. E ha vinto i Campionati Europei Juniores nei 50 stile. La gara più veloce, e forse quella più difficile. Perché? Perché basta un niente per far saltare tutto. Una bracciata messa male e va tutto in malora. Lorenzo è allenato dal mio stesso mister, Fabio De Santis, che continua a portare ragazzi in Nazionale. I maligni pensavano che dopo di me fosse finito tutto. Invece no. Mentre alcuni parlano al bar, in qualche associazione senza potere o in qualche angolo di strada, alla Cosernuoto si continua a vincere. Fatti. Non parole. Sei forte Lollo».

INAUGURATA AL CPO DI FORMIA LA BIBLIOTECA “INVICTUS”, MALAGò: “NON C’è SPORT SENZA LETTERATURA”

Ospite in collegamento Giovanni Di Giorgi, Direttore editoriale Lab DGF

Non c’è sport senza letteratura, storia e memoria. Premi come Invictus vanno in questa direzione, perché la prestazione sportiva va raccontata anche attraverso gli aspetti umani che la caratterizzano. Prima lo sport non era protagonista della letteratura, oggi la prospettiva è cambiata“. Queste le parole del Presidente del CONI nazionale Giovanni Malago‘, presente al Centro di Preparazione Olimpica “Bruno Zauli” di Formia, per inaugurare la sezione della libreria dedicata al Premio di Letteratura Sportiva Invictus, organizzato dalla casa editrice Lab DFG. Da oggi trovano collocazione oltre 100 tra i volumi che hanno preso parte alle prime tre edizioni del Premio Invictus, oltre alle 5 opere finaliste della quarta edizione, che si concluderà il 7 settembre a Cisterna di Latina.

Da oggi faranno bella mostra nella prestigiosa biblioteca del CPO, diretto da Davide Tizzano, che è anche presidente dell’auterevole giuria del Premio Invictus, composta da Italo Cucci, Xavier Jacobelli, Matteo Marani, Silvia Salis, Elisabetta Caporale, Daniele Masala, Stefano Bizzotto, Mauro Grimaldi, Raffaella Masciadri, Alessandra Manzari, Elena Pantaleo, Cristina Lenardon, Edmondo Maria Capecelatro, Dario Ricci. Così Tizzano: “Diamo un forte segnale, perché lo sport va a braccetto con la cultura. Ringrazio l’editore della Lab DFG, Giovanni Di Giorgi, per la raccolta di questi volumi. Sono gesta e memorie di atleti, che vanno tramandate nel tempo”.

Alla cerimonia di scoprimento della targa presente il sindaco di Formia, Gianluca Taddeo, che nell’ambito del piano di sviluppo del CPO, avviato con Tizzano e Malago’, ha aperto alla letteratura sportiva: “Con l’inaugurazione della sezione Invictus della biblioteca, iniziamo un percorso che porterà al coinvolgimento delle scuole. E’ fondamentale trasmettere la cultura dello sport tra i banchi e porte gli studenti a vivere strutture come queste’.

Chiusura con Di Giorgi: “Una bella soddisfazione. Formia è il punto di incontro naturale tra sport e letteratura, tra il più importante Centro di Preparazione Olimpica in Italia e il più prestigioso premio di letteratura sportiva nazionale. Ringrazio il presidente Giovanni Malago’ e il direttore Davide Tizzano per questa opportunità“. La giornata all’ insegna dello sport è stata suggellata dalla saluto del presidente Malagò alla Nazionale Italiana di scherma, specialità sciabola, prima del passaggio del testimone ai colleghi della spada.

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