Lo scorso anno in Italia sono nati meno di 400mila bambini: è il nuovo record negativo che conferma l’inverno demografico in corso da anni nel nostro paese che, per effetto dell’invecchiamento della popolazione, rischia di ritrovarsi con sempre meno abitanti e sempre più anziani.
Secondo le previsioni dei demografi, nel 2070 saremo solo 48 milioni e, di questi, oltre 2 milioni avranno più di 90 anni. Ma già nel 2050 l’attuale andamento demografico renderà impossibile sostenere il sistema delle pensioni, che rischia il tracollo. Per invertire il trend, il Governo vuole introdurre incentivi e altre iniziative a sostegno della natalità ma sarà sufficiente? Come mai non sappiamo più fare figli? Mancano i soldi? Sono cambiati i modelli socioculturali?
Se il dibattito tra i sociologi è aperto e fa riferimento anche ad una serie di cambiamenti che hanno attraversato negli ultimi anni la società italiana, è evidente che pure i fattori economici incidano: l’assenza di un buon posto di lavoro adeguatamente retribuito e la mancanza di servizi sono tra le situazioni più ricorrenti ma non solo, come conferma il progetto “Demografica: Popolazione, persone, natalità”, un sondaggio e un convegno promossi dall’agenzia di stampa AdnKronos che per festeggiare i suoi primi 60 anni di attività ha sviluppato una nuova piattaforma editoriale che racconta come in una vera e propria inchiesta giornalistica il problema delle poche nascite da diversi punti di vista. L’iniziativa, partita con una giornata di studi tenutasi a Roma nei giorni scorsi, si propone di creare una sorta di osservatorio online che offrirà spunti di riflessione e di consapevolezza ai lettori, grazie al contributo di esperti e commentatori.
Ospite di Claudio Micalizio, in questa puntata di Extra, il vicedirettore di Adnkronos Fabio Insenga spiega le prime novità emerse dal progetto “Demografica” a cominciare dai risultati del sondaggio condotto da EMG Different e che è il punto di partenza per analizzare il fenomeno dell’inverno demografico.