11.7 C
Roma

Non solo Roma con Antonia De Francesco – Puntata di Giovedì 06 Luglio 2023

DROGA, CONTROLLI A TAPPETO SULL’ISOLA DI PONZA CONTRO LO SPACCIO DI STUPEFACENTI

Ospite in collegamento Antonia De Francesco, redazione “TempoReale.info

Diversi assuntori hanno fatto male i conti con il fiuto di Gingo , una bellissima unità cinofila del Gruppo di Formia della Guardia di Finanza. Sono quelli che sono incappati nelle maglie dei controlli operati a Ponza da parte degli agenti del comando provinciale delle Fiamme Gialle nei giorni scorsi in occasione del temuto esodo per la ricorrenza patronale di Roma dei Santi Pietro e Paolo.

Gli uomini del Colonnello Luigi Galluccio naturalmente un mirato screening nella lotta alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e il loro acume investigativo è stato affiancato dal fiuto di “Gingo” , giunto appositamente da Formia per sostenere i militari della tenenza di Ponza e della Sezione Operativa Navale di Gaeta. Sono stati passati al setaccio i principa…

Undici sono state segnalate, di età compresa tra i 17 ed i 34 anni, alle Prefetture di Roma, Milano e Napoli per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale. Le sostanze sequestrate sono state hashish (25 grammi), marijuana (33 grammi), cocaina (6 grammi) e tre spinelli confezionati. L’operazione promossa dal gruppo formiano della Guardia di Finanza rientra in un più ampio dispositivo di monitoraggio quotidiano delle aree ritenute a rischio nel cui ambito sono stati eseguiti continui controlli ai passeggeri in arrivo ed in partenza dalla località turistica ponzese nonché ai tanti giovani che popolano le vie cittadine in questi giorni.

L’intervento delle Fiamme Gialle sottolinea ulteriormente la forte vocazione sociale del Corpo, che – ha commentato il Colonnello Galluccio – oltre a garantire l’azione tipica di polizia economico finanziaria, si pone a tutela della società e dell’intera collettività, scendendo in campo in prima linea nel contrastare fenomeni di particolare allarme sociale e pericolosità per la sicurezza pubblica e per la salute, anche dei più giovani, come l’assunzione e il traffico illecito di sostanze stupefacenti”.

LATINA, PATROCINIO LAZIO PRIDE: BUFERA SUL SINDACO MATILDE CELENTANO

Bufera nelle ultime ore sul neo sindaco di Latina Matilde Celentano dopo aver ufficializzato, su richiesta del cantante Tiziano Ferro, e poi revocato la concessione del patrocinio del comune capoluogo alla prossima edizione del Lazio Pride in programma l’8 luglio prossimo proprio a Latina. Il sindaco sostiene di essere vittima di un’”inaccettabile strumentalizzazione” dopo aver annunciato il patrocinio del comune all’evento della prossima settimana ma il suo dietro front sarebbe maturato all’interno della maggioranza di centro destra alla luce della stessa revoca cui aveva dovuto ricorrere il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca la scorsa settimana dopo aver deciso di sostenere l’analoga manifestazione svolta a Roma da lì a qualche giorno.

Il sindaco Celentano si dichiara “sinceramente amareggiata e offesa” ma “ad una mia iniziale apertura al dialogo e al confronto con le associazioni, si è risposto con una inaccettabile strumentalizzazione, come avvenuto a livello regionale. Non è possibile condividere l’impianto centrale del documento redatto dagli organizzatori del Pride, prima fra tutte la pratica della maternità surrogata, in netto contrasto con la legislazione vigente, con le coscienze di gran parte delle persone e, in particolare, delle donne più fragili. Io sono e vorrò essere il sindaco di tutti ed è, quindi, mio preciso dovere rispettare le leggi dello Stato”.

Il primo sindaco donna di Latina non la cita mai ma chiama in causa la segretaria del Lazio Pride Anna Claudia Petrillo che, dopo l’annuncio del patrocinio del Comune capuologo alla manifestazione dell’8 luglio, aveva sollevato il tema anche dei figli delle coppie omogenitoriali. In quest’ottioca aveva invitato la sindaca a battersi per “cambiare una legge ingiusta” e le aveva rivolto una domanda provocatoria: “Lei sarebbe disposta a registrare figli con due mamme e due papà?”. In effetti il sindaco Celentano pensava che l’accoglimento dell’invito formulatogli dal cantante Tiziano Ferro, costituisse “un’apertura importante e inaugurasse un sereno e rinnovato dialogo”.

E invece “per tutta risposta, ho dovuto prendere atto degli attacchi verso la mia persona e verso la carica che ricopro, chiedendomi di violare la legge, da parte degli organizzatori. Più che avere a cuore i diritti e il dialogo, gli organizzatori di questa manifestazione sembrano essere più interessati alle strumentalizzazioni politiche, alla visibilità e al risalto mediatico, con buona pace della tutela contro le discriminazioni, snaturando così il senso profondo di queste manifestazioni”. La conclusione del sindaco sulla revoca del patrocinio del comune è amara: “Per il profondo rispetto che nutro nei riguardi delle persone, di tutte le persone, delle istituzioni e della carica che ricopro – ha concluso Matilde Celentano -, non posso e non sono disposta a derogare a principi e valori inscritti nella mia coscienza e a essere strumentalizzata per fini meramente politici e interessi di parte”.

Ventiquattro ore prima a tuonare contro il neo primo cittadino era stato Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus: “Il patrocinio al Lazio Pride concesso dal sindaco di Latina, Matilde Celentano, esponente di Fratelli d’Italia e sostenuta dal centrodestra, è un atto gravissimo e un tradimento per tutti gli elettori. Si tratta – aveva scritto – di una sconcertante sudditanza psicologica del sindaco, che ha ceduto ai ricatti morali di Tiziano Ferro, ma dovrebbe ricordarsi che è lì per un mandato chiaro ricevuto dagli elettori alle scorse elezioni non per accontentare il cantante. Che senso ha che Fratelli d’Italia e il centrodestra propongano a livello nazionale leggi contro l’utero in affitto se poi localmente gli stessi sindaci di Fratelli d’Italia tradiscono le linee di partito? Il documento politico del Lazio Pride, infatti, apre chiaramente a identità di genere, aborto, procreazione medicalmente assistita, all’istituzione di una legge sull’omotransfobia, ad adozioni per coppie dello stesso sesso e soprattutto alla maternità surrogata. È quindi necessario – aveva concluso Pro Vita & Famiglia – un immediato intervento di Fratelli d’Italia affinché il sindaco Celentano rispetti il mandato ricevuto dagli elettori che l’hanno scelta proprio per le linee politiche del suo partito e ritiri il patrocinio”.

E la revoca del patrocinio del comune capoluogo è stata salutata quasi con i fuochi pirotecnici da “Pro Vita & Famiglia onlus”. “Speriamo che quello di Latina sia davvero l’ultimo patrocinio concesso a un Gay Pride e poi ritirato da una amministrazione di centrodestra, eletta per difendere la famiglia e la libertà educativa e non per spalleggiare il movimento LGBTQ. Bene ha fatto il sindaco di Latina, Matilde Celentano, di Fratelli d’Italia a ritirare il patrocinio a seguito della nostra denuncia – ha commentato Coghe – Supportare i Pride significa infatti sostenere chi vuole legalizzare l’utero in affitto, il matrimonio egualitario, le adozioni per coppie dello stesso sesso, le trascrizioni anagrafiche per i “figli” delle coppie gay, l’identità di genere e nel caso di Latina sarebbe stata una gravissima manifestazione di sudditanza psicologica alle istanze della sinistra e del cantante Tiziano Ferro e una palese contraddizione con le politiche del governo e di tutto il centrodestra su questi temi come ad esempio sull’utero in affitto”.

VENTOTENE E ELLY SCHLEIN, LA SEGRETERIA DEM IN VERTICE NAZIONALE SULL’ISOLA

“Sono venuta qui per continuare a nutrire, a coltivare un impegno verso un sogno, quello di realizzare un’Europa federalista, unita e libera. Questo sogno, a distanza di 80 anni, non è stato ancora realizzato. Il Pd deve contribuire a concretizzare in realtà un’utopia che avevano immaginato tanti antifascisti che, esiliati qui dal regime, non hanno risposto all’odio con l’odio ma con un’idea che, a distanza di tanti, troppi, anni deve diventare ancora realtà”. Sfidando il caldo a tratti davvero torrido Elly Schlein, affiancata dai componenti della segreteria nazionale del Pd, è giunta come una star a Ventotene a bordo di un traghetto pieno come un nuovo partito puntualmente alle 8.45 dal porto di Molo Azzurra di Formia.

La segreteria nazionale Dem, accolta dal segretario provinciale Omar Sarubbo, dal consigliere regionale Salvatore La Penna e da una foltissima delegazione dei coordinamenti delle dirimpettaie Formia, Gaeta, Minturno, Itri è giunta sulla seconda isola pontina per riunire presso i locali del ristorante “Il Giardino” la segreteria nazionale del partito e per inaugurare, nella centralissima piazza Castello, quella antistante il palazzo municipale, il primo circolo del Pd dell’isola

Ma sul piano politico la sua visita si è rivelata una replica al suo primo atto da neosegretaria del Pd, quando convocò la prima riunione del partito a Riano, per omaggiare la tomba di Giacomo Matteotti. L’ha fatto per rendere omaggio ai tre autori del “Manifesto” per l’Europa libera e unita e, in particolare, ad uno in particola, ad Altiero Spinelli. Inseguita da chilometrico fiume di giornalisti, Elly Schlein il suo primo atto ufficiale l’ha svolto nel cimitero dell’isola deponendo un mazzo di fiori avvolto da un nastro tricolore sulla tomba di Spinelli e rendendo omaggio, nella stessa ala del camposanto di Ventotene, a quella di Luciano Bolis, la cui lapide recita “federalista della prima ora”.

Ma sul piano politico la sua visita si è rivelata una replica al suo primo atto da neosegretaria del Pd, quando convocò la prima riunione del partito a Riano, per omaggiare la tomba di Giacomo Matteotti. L’ha fatto per rendere omaggio ai tre autori del “Manifesto” per l’Europa libera e unita e, in particolare, ad uno in particola, ad Altiero Spinelli. Inseguita da chilometrico fiume di giornalisti, Elly Schlein il suo primo atto ufficiale l’ha svolto nel cimitero dell’isola deponendo un mazzo di fiori avvolto da un nastro tricolore sulla tomba di Spinelli e rendendo omaggio, nella stessa ala del camposanto di Ventotene, a quella di Luciano Bolis, la cui lapide recita “federalista della prima ora”.

Continua a leggere su radioroma.tv

Leggi Anche

La voce di Roma – Puntata di Venerdì 22 Novembre 2024

La Voce di Roma: Dibattito su Sanità e Rifiuti nella Capitale Nell'ultima puntata de "La...

A viso scoperto – Covid: i documenti che inchiodano ordine e virostar – Puntata di venerdì 22 Novembre 2024

Covid: i documenti che inchiodano ordine e virostar. “A Viso Scoperto” puntata del 22/11/2024,...

Non solo Roma – I giovani e le relazioni – Puntata di Lunedì 25 Novembre 2024

Non solo Roma con Elisa Mariani - Puntata di Lunedì 25 Novembre 2024 I giovani...

ARTICOLI CORRELATI

01:26:36

La voce di Roma – Puntata di Venerdì 22 Novembre 2024

La Voce di Roma: Dibattito su Sanità e Rifiuti nella Capitale Nell'ultima puntata de "La...
00:50:46

A viso scoperto – Covid: i documenti che inchiodano ordine e virostar – Puntata di venerdì 22 Novembre 2024

Covid: i documenti che inchiodano ordine e virostar. “A Viso Scoperto” puntata del 22/11/2024,...
00:47:50

Non solo Roma – I giovani e le relazioni – Puntata di Lunedì 25 Novembre 2024

Non solo Roma con Elisa Mariani - Puntata di Lunedì 25 Novembre 2024 I giovani...