Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Martedì 04 Luglio 2023
EMERGENZA ABITATIVA A ROMA: MUTUI ALLE STELLE, RATE INSOSTENIBILI: ROMANI SEMPRE Più IN DIFFICOLTà
Ospite in collegamento Angelo Fascetti , Esecutivo Nazionale ASIA-USB
Alcuni inquilini delle case popolari del Comune di Roma a Monterotondo si sono incatenati e hanno occupato l’Assessorato alla Casa di Roma Capitale a Largo Giovanni da Verrazzano. Provenienti dal Borghetto Fosso di Sant’Agnese e deportati nel 1975 a Monterotondo, ora vedono le loro abitazioni vendute all’asta e di nuovo corrono il rischio di essere cacciati.
“Da giorni chiediamo all’assessore Zevi di essere ricevuti ma non abbiamo ricevuto risposte – hanno dichiarato – Vorremmo inoltre partecipare all’incontro tra Comune e società che cura la vendita all’asta, per dire la nostra. Siamo stanchi delle prese in giro, vogliamo risposte concrete”.
Questo è solo uno dei casi di una intricatissima questione che è quella legata all’emergenza abitativa a Roma: oltre agli inquilini delle case popolari, moltissimi romani sono in evidente difficoltà con rate insostenibili e mutui alle stelle.
“Una situazione che va avanti da anni. – ha sottolineato Angelo Fascetti – Quando si parla di emergenza si tende a pensare che si tratti di un periodo di tempo ristretto o limitato, a Roma, come anche in tantissime altre città italiane, la questione abitativa continua ad essere un problema. Parliamo di famiglie che rischiano di rimanere senza un tetto sopra la testa e il diritto all’abitare è un qualcosa che non dovrebbe essere negato a nessuno. Nella Capitale si continua ad investire per nuove abitazioni quando invece si dovrebbe utilizzare il denaro per quelle già presenti e così aiutare chi non riesce a pagare e viene sfrattato. Il caso di Monterotondo ci fa capire bene la situazione nella quale ci troviamo, le istituzioni hanno il dovere di intervenire”.
Il Piano Casa in questo senso può funzionare? “È una misura che dovrebbe funzionare se applicata correttamente, ma anche in questo caso ci sono carenze che vanno colmate. – ha concluso Fascetti – C’è una norma del 2008, ad esempio, che dispone l’acquisizione dell’alloggio da parte del Comune in attesa che il proprietario si rimetta in regola con i pagamenti, norma che non è mai stata applicata. Come sindacato stiamo spingendo affinché si riprenda mano a questa disposizione che potrebbe essere una soluzione quantomeno temporanea”
DOPPIO ARRESTO AL PORTO DI CIVITAVECCHIA
Ospite in collegamento Francesco Baldini, redazione “Civonline”
Continuano incessanti i controlli della Polizia di Frontiera di Civitavecchia diretti dal vice questore Alessandro Zanzi, svolti all’interno dello scalo portuale cittadino, che hanno portato ad un doppio arresto nel giro di tre giorni. La scorsa sera, infatti, duranti i controlli dei passeggeri provenienti dal porto di Barcellona, gli agenti traevano in arresto un cittadino italiano su cui pendeva un mandato di cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Velletri. L’uomo era ricercato per numerosi reati contro la persona, nonché per vilipendio delle Istituzioni; lo stesso, sprezzante delle Autorità, aveva inviato numerose missive all’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, tutte dal contenuto lesivo dell’onore e del prestigio della Carica ricoperta. Nella tarda serata di sabato, gli uomini della Polizia di Frontiera effettuavano un nuovo arresto, questa volta un uomo responsabile di traffico internazionale di stupefacenti, che si era allontanato dall’Italia da oltre due anni per sfuggire alle forze dell’ordine. In questa occasione l’uomo tentava di rientrare sul territorio nazionale sperando di eludere i controlli, ma dopo un breve periodo di osservazione, veniva catturato. Al termine delle formalità di rito, entrambi venivano associati presso la locale Casa Circondariale, dove dovranno scontare rispettivamente la residua pena di sette mesi per il primo e tre anni e mezzo per il secondo.
DEHORS, LUCIANI: “PROFONDA PREOCCUPAZIONE PER L’ENTRATA IN VIGORE DEL NUOVO REGOLAMENTO”
«Esprimiamo profonda preoccupazione in merito all’imminente entrata in vigore del nuovo regolamento dehors cittadino».
A dirlo è il presidente di ConfCommercio Litorale Nord, Graziano Luciani, che ricorda: «Rappresentiamo i commercianti e i ristoratori della nostra città, i quali sono allarmati dalle possibili conseguenze finanziarie che tale regolamento potrebbe comportare, con potenziali perdite che si aggirerebbero su centinaia di migliaia di euro per gli esercizi cittadini. Il regolamento divide la città in tre fasce di colore: arancione, gialla e verde, ognuna con specifiche restrizioni sull’installazione dei dehors. Il problema principale riguarda il fatto che la maggior parte delle attività di ristorazione si trova in zone che non rientrano nella fascia “verde”. Questo significa che molti dehors, come ad esempio quelli presenti nel Ghetto, su Viale Garibaldi e lungo tutto il tratto relativo a Thaon de Revel, dovranno essere smontati, così come molti altri situati nelle vie del centro cittadino».
Ovviamente per Luciani resta fondamentale rispetto le «leggi e regolamentare l’installazione dei dehors per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, ma in considerazione delle sfide attuali, tra cui una pandemia globale, una crisi energetica, una guerra in corso e un’inflazione ai massimi storici, chiediamo alle autorità competenti di valutare attentamente le conseguenze economiche per i commercianti e i ristoratori. È fondamentale considerare la possibilità di adottare misure eccezionali che sostengano il settore commerciale locale e posticipare l’obbligo di adeguamento al nuovo regolamento. ConfCommercio Litorale Nord si impegna a collaborare attivamente con le istituzioni locali per individuare soluzioni alternative e sostenibili che tengano conto delle esigenze delle imprese e dei vincoli normativi. Chiediamo un confronto aperto e trasparente, al fine di trovare un equilibrio tra la salvaguardia dell’economia locale e la tutela della qualità urbana. Confidiamo nel buon senso delle istituzioni e nella volontà di trovare soluzioni che soddisfino le esigenze dei commercianti, preservando nel contempo l’ordine e la sicurezza del nostro territorio. Riteniamo che un dialogo costruttivo e un impegno comune siano fondamentali per affrontare questa situazione complessa. ConfCommercio Litorale Nord – conclude il presidente – rimane vigile su questa questione e lavorerà in sinergia con le istituzioni locali per giungere a una soluzione condivisa che tenga conto delle necessità economiche delle attività commerciali, senza compromettere la qualità della vita e la sicurezza dei cittadini».
ARTISTI DI STRADA: ESPLOSIONI DI EMOZIONI E COLORI A CIVITAVECCHIA
A vent’anni di distanza, Civitavecchia è tornata ad accogliere nel weekend gli artisti di strada, con il festival curato da Pino Quartullo. Una due giorni di emozioni e di divertimento che ha colorato il lungomare, il porto storico e le piazze del centro, con atmosfere magiche e suggestive. Un primo passo per quello che, gli organizzatori, sperano possa essere un ritorno, un appuntamento da mantenere negli anni.
La musica, la magia, le storie tra pirati e trampolieri, mangiafuoco e danzatori acrobatici, la danza e le performance più varie: un ricco menù per tutti i gusti che ha appassionato grandi e bambini.
E ieri sera il gran finale con l’entusiasmo travolgente della marching band Zastava Orkestra che ha chiuso al Ghetto la due giorni. «La croisette di Civitavecchia non ha niente da invidiare a quella di Cannes – ha commentato soddisfatto Quartullo, al termine della serata – una grande gioia, avevo un ricordo fantastico e Civitavecchia anche stavolta ha risposto alla grande. Grazie al sindaco Tedesco e all’assessore Galizia: Civitavecchia merita tanto. E questo può diventare un festival di riferimento».
«Un bilancio fantastico – ha aggiunto il sindaco Tedesco – grazie a Quartullo per qualcosa che rimarrà nel cuore dei cittadini. Continuiamo su questa strada, perché Civitavecchia ha bisogno di eventi come questi».
BOTTICELLE, ARRIVA L’ORDINANZA ANTICALDO: STOP AL SERVIZIO DALLE 13 ALLE 17; PARCO DEL CIREO: ESERCITAZIONI A FUOCO IN AREA PROTETTA, OIPA CHIEDE A CROSETTO LA DELOCALIZZAZIONE
Ospite in collegamento avv. Claudia Taccani, sportello legale OIPA e portavoce del Presidente
Emanata dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, l’ordinanza che dispone il divieto di circolazione delle botticelle e di ogni altro veicolo a trazione animale in presenza di ondate di calore. Lo comunica l’Organizzazione internazionale protezione animali, che invita la cittadinanza a denunciare alla polizia municipale e alle guardie zoofile le violazioni delle previsioni a tutela dei cavalli contenute sia nel Regolamento sulla tutela degli animali sia nell’ordinanza del 28 giugno, che resterà in vigore fino al 15 settembre.
Il provvedimento, oltre a richiamare il divieto fissato dal Regolamento che impone il divieto di lavoro dalle ore 13 alle 17 fino al 15 settembre, lo fissa in ogni orario qualora la temperatura sia superiore ai 35° C. Non solo: il divieto scatta dalle 11 alle 18 nelle giornate con forti ondate di calore, caratterizzate da livelli di rischio 2 e 3 secondo il bollettino giornaliero emanato dal Ministero della Salute e diramato dalla Protezione civile di Roma Capitale.
«Invitiamo a chiamare anzitutto la polizia municipale o i numeri dei gruppi dei Municipi interessati alla violazione, se doveste vedere botticelle in servizio negli orari non previsti. – ha spiegato Claudia Taccani – È importante fornire il numero identificativo della botticella e, se possibile, foto o video geolocalizzati. L’ordinanza prevede che anche le guardie zoofile potranno controllare il rispetto delle norme, quindi, nei limiti della loro disponibilità, è possibile coinvolgere anche loro».
Al Parco del Circeo, invece, sono state fatte esercitazioni a fuoco: siamo all’interno del Parco nazionale del Circeo ai “Pantani dell’Inferno”, zona umida di valore internazionale, area di protezione speciale, Riserva della Biosfera, sito d’importanza comunitaria popolato da una densa popolazione di avifauna delle più diverse specie, anche protette. È quel che accadrà dall’ottobre al dicembre prossimi se non interverrà una delocalizzazione del poligono di tiro militare che sarà allestito dal Comando militare della Capitale, autore di un’ordinanza pubblicata nell’Albo pretorio del Comune di Sabaudia lo scorso 27 giugno.
E proprio una delocalizzazione è quel che chiede l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) al ministro della Difesa, Guido Crosetto.
«Inizialmente l’ordinanza prevedeva che le esercitazioni si tenessero anche a settembre, mese poi escluso soprattutto in considerazione delle attività balneari ancora presenti in quel mese, tuttavia sembra che non si voglia prendere in considerazione l’opportunità di non sparare proprio nell’area dei “Pantani dell’Inferno”, laddove è presente uno scrigno di biodiversità protetta a vari livelli», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Auspichiamo che il Ministero chieda che il poligono militare si allestisca in un luogo più idoneo e sicuro e per questo ci appelliamo anche al ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin e all’Ente Parco nazionale del Circeo».
L’ordinanza n. 10/2023 firmata dal generale Rosario Castellano prevede che le attività addestrative a fuoco si tengano tutti i giorni, sabati, domeniche e festività escluse, dalle 8 alle 16 e, in conseguenza, si ordina nella zona lo sgombero di persone e animali, il divieto d’accesso ai non autorizzati, la limitazione della circolazione.
L’Oipa evidenza come sia presente anche il rischio d’inquinamento ambientale da piombo, letale per l’avifauna e per i suoi predatori, laddove non si proceda giorno per giorno a un’approfondita bonifica.