Dicono i dati che il Comune di Roma è sempre più sotto organico: in 23 anni ha perso oltre 7mila dipendenti, altre centinaia vanno in pensione ogni anno e attualmente mancano all’appello almeno 2000 addetti. Una situazione che dovrebbe preoccupare la politica locale, specie se accompagnata ad un altro elemento statistico: oggi l’età media di chi lavora per il Campidoglio è di 52 anni.
Il timore dei sindacati è che, senza nuovi innesti e un ricambio generazionale, il Comune di Roma possa rallentare ancora di più la sua efficienza amministrativa e rischi soprattutto di fallire i grandi obiettivi del prossimo futuro con relativo carico di opere pubbliche da progettare e realizzare: il Giubileo del 2025 e l’Expo che potrebbe essere assegnato per il 2030. L’allarme però rischia di venire sottovalutato e per questo nelle scorse ore le principali sigle sindacali hanno voluto sensibilizzare il sindaco Gualtieri sulla necessità di monitorare con maggior attenzione lo stato di avanzamento degli interventi infrastrutturali.
Anche perché il calo del personale sembra fenomeno difficile da arginare, dal momento che si fonde con la progressiva diminuzione dell’appeal del vecchio, classico posto fisso: se un tempo lavorare per il Comune di Roma poteva essere motivo di orgoglio oltre che – soprattutto – garanzia di un’occupazione sicura, gli ultimi concorsi indetti dal Campidoglio sembrano svelare una preoccupante inversione di tendenza. L’ultimo caso è deflagrato mediaticamente pochi giorni fa: su 240 istruttori amministrativi già selezionati e pronti a stipulare un contratto con Roma Capitale, soltanto in 69 hanno deciso di firmarlo; gli altri hanno preferito rinunciare ad un posto sicuro per andare a cercare altro. Il flop della selezione, oltre a mettere sotto accusa le modalità con cui l’amministrazione Gualtieri gestisce le procedure di selezione del personale, conferma quanto oggi anche per un ente pubblico sia complicato trovare personale. Peccato che, nel caso di Roma, questi addetti che hanno dato forfait sarebbero stati decisivi per gestire le pratiche e i lavori del Campidoglio relative al PNRR.
Di questa crisi del “posto fisso” anche in ambito locale, Claudio Micalizio parlerà con Antonio De Santis, Capogruppo in Consiglio Comunale della Lista Civica Raggi. Nella seconda parte di Extra, invece, ci occuperemo dei dati clamorosi di un monitoraggio condotto da Codici, una delle più importanti associazione di tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti: secondo la ricerca, oggi le compagnie aeree low cost starebbero diventando meno convenienti perché le società avrebbero iniziato a modifcare le proprie strategie commerciali, rincarando in particolare i prezzi dei servizi accessori. Ma quindi viaggiare con questi vettori è ancora conveniente? Per rispondere a questa e altra domanda, in collegamento intervniene Davide Zanon, Segretario di Codici Lombardia.