Se nelle ore del lutto politica e opinione pubblica italiana si stanno dividendo nella valutazione dell’operato di Silvio Berlusconi, c’è un ambito in cui l’ex proprietario di Mediaset è stato indiscutibilmente protagonista: quello editoriale. Fondatore del primo gruppo televisivo privato italiano e dunque più forte artefice della rottura del monopolio della Rai, il Cavaliere ha rivoluzionato il modo di fare televisione in un paese per anni ingessato dalla politica e dagli influssi che questa aveva anche sull’operato della tv pubblica.
Quando a fine anni ’70 Berlusconi entra nel settore rilevando Telemilanocavo, poi divenuta Tele Milano 58 e di lì a poco Canale 5, siamo agli albori dell’era delle cosiddette emittenti “libere” che, proprio come accadde in ambito radiofonico, rivoluzionò il mercato ma ancor di più l’intero paese, obbligando magistratura e governi a mobilitarsi per adeguare un quadro normativo assolutamente vetusto ad un panorama editoriale in rapida evoluzione. Ma l’avvento delle tv del Biscione cambiò anche il modo stesso di concepire il prodotto televisivo: Berlusconi, che aveva intuito la necessità del comparto pubblicitario di trovare proposte alternative alle reti televisive della Rai, si ispirò al modello americano per offrire al pubblico italiano una programmazione dinamica e spesso agli antipodi rispetto all’offerta dei canali di Stato.
Ben presto il modello della tv commerciale si imporrà all’attenzione del grande pubblico, complice l’arrivo di Mike Bongiorno, Corrado Mantoni, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini e tanti altri personaggi strappati alla Rai e inseriti come elementi di spicco in un palinsesto in cui c’erano anche molti volti nuovi scoperti dal nascente gruppo televisivo. Poi Berlusconi è entrato in politica e le cose sono cambiate ma sono in molti a ricordare ancora oggi con nostalgia quell’epoca televisiva, così come in molti la criticano attribuendole la responsabilità di aver sdoganato il trash e di aver contribuito ad un degrado della società italiana: è davvero così?
In questa puntata di Extra, Claudio Micalizio ne parla con il professor Giorgio Simonelli, storico della televisione e docente di teoria e tecnica della Comunicazione all’Università Cattolica di Milano che molti riconosceranno perché ospite fisso di Tv Talk, il programma di approfondimento sul mondo della televisione che va in onda da anni ogni sabato pomeriggio su Raitre.