A Roma dilagano gli autolavaggi abusivi, un fenomeno che sta diventando sempre più diffuso e che provoca disagi e irritazione ai cittadini: spesso sono ricavati dentro normalissimi garage o in cortili condominiali, talvolta addirittura ai margini delle strade tra le auto parcheggiate in sosta. E’ evidente che siano attività improvvisate perché non hanno le dotazioni tecnologiche in uso nelle aree attrezzate per lo svolgimento di queste attività, eppure i clienti non mancano e questo finisce per gravare sul traffico e sulla vivibilità di queste zone.
A chiedere l’intervento del Campidoglio contro l’ennesima declinazione dell’abusivismo commerciale che si può incontrare nella Capitale, è stato il capogruppo della Lega in Consiglio Comunale Fabrizio Santori che pochi giorni fa in una mozione ha denunciato il fenomeno chiedendo una mappatura delle attività non in regola. Gestite in modo improvvisato, spesso non pagano le tasse e non rispettano le regole per i lavoratori che vengono impegnati e rappresentano ovviamente un danno, sul piano economico, per gli autolavaggi regolari. Ma questi impianti abusivi sono anche un danno per l’ambiente: mentre i car wash regolari usano acqua non potabile e hanno sistemi di condutture e filtri che raccolgono nel sottosuolo le acque reflue, evitando che si disperdano danneggiando l’ambiente, i falsi autolavaggi lasciano scorrere l’acqua per strada o nella migliore delle ipotesi nel sistema fognario con evidenti ripercussioni sul territorio.
Ma quanti sono gli autolavaggi abusivi? E perché stanno prendendo così piede? Claudio Micalizio lo ha chiesto a Mariano Acquafresca, vicepresidente nazionale di Assolavaggisti che fa capo a Confesercenti, che nella prima parte di questa puntata di Extra spiega agli automobilisti anche come riconoscere queste attività. Nella seconda parte, invece, torniamo a fare il punto sul futuro del TMB di Rocca Cencia, che poche settimane fa ha interrotto le proprie attività: con quali ripercussioni per la zona di Roma Est? In collegamento Fabio Mercanti, rappresentante del coordinamento di CAU (Comitati e Associazioni Unite).