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Davide: dal vaccino alla morte (con Sabrina Bellei e Fabrizio Marchesi)

Davide era un ragazzo sano e pieno di Vita

Ospiti della puntata Sabrina Bellei e Fabrizio Marchesi, i genitori di Davide Marchesi.

Davide aveva 29 anni, era un ragazzo perfettamente sano, sorridente e pieno di vita, stroncato da un malore improvviso che non gli lascia scampo.

Davide non ha mai avuto nessun problema di salute, il suo medico di famiglia non lo vedeva da anni, era anche un grande lavoratore, in 5 anni e mezzo di lavoro non ha mai perso un solo giorno di lavoro, mai fatto un giorno di malattia.

Davide era un ragazzo entusiasta della vita, lavorava, coltivava le sue passioni amava il cinema e gli amici, poi ad un certo punto, come nella vita di tutti, è arrivato il vaccino. Così Davide, come tutti i giovani, si è trovato a scegliere se rinunciare alla libertà, a proseguire la sua vita sociale, oppure vaccinarsi.

Inizialmente Davide non era convinto e ha preferito prendere tempo, ma quando ad agosto decide di andare a trovare due amici fraterni a Roma, in stazione si rifiutano di fargli il biglietto perché non aveva il green pass e rifiutavano il green pass da tampone.

La Scelta di Vaccinarsi e il malore improvviso

Pertanto Davide per poter proseguire la sua vita decide di vaccinarsi il 6 agosto e fa la seconda dose il 10 di settembre, il vaccino è Pfizer, dopo la vaccinazione avverte mal di testa e il giorno dopo per la prima volta non si reca al lavoro.

Poi Davide riprende la sua vita come sempre, apparentemente in piena salute, ma due mesi dopo la seconda dose, a novembre 2021 una sera esce con gli amici e quando rientra a casa, verso mezzanotte e mezza, viene stroncato da un malore improvviso. Il padre lo trova riverso a terra all’una e mezza nella sua camera da letto, con la giacca ancora allacciata, cercano di rianimarlo, chiamano i soccorsi, ma non c’è nulla da fare.

Non sono più morti improvvise sono morti inaspettate, perché avvengono in persone apparentemente sane. Davide ha patito una “morte elettrica” come se si spegnesse una lampadina.

L’autopsia

I genitori di Davide pensano subito alla vaccinazione, la seconda dose fatta solo due mesi prima, anche perché miocardite e pericardite sono tra i possibili effetti collaterali di questi vaccini. D’altronde il vaccino è l’unico farmaco che Davide ha assunto dal 2017.

Dopo il decesso inizia l’iter dell’autopsia, che verrà consegnata solo dopo 6 mesi e innumerevoli solleciti, la causa di morte è: cardiomiopatia ipertrofica con insufficienza mitralica. Oltretutto, il centro che ha effettuato l’autopsia, contrariamente a quanto avrebbe dovuto fare, non ha conservato il cuore ma soltanto dei campioni.

Nel frattempo i genitori contattano diversi cardiologi, che ritengono che Davide avesse una cardiomiopatia di origine genetica. Sabrina e Fabrizio, avendo un’altra figlia, si preoccupano e iniziano, insieme alla sorella di Davide a sottoporsi agli accertamenti, per capire se qualcuno di loro avesse questa cardiomiopatia. Le indagini però non riscontrano nessun problema a livello cardiaco.

Le indagini genetiche

Dopo aver ricevuto l’autopsia Sabrina e Fabrizio inviano i campioni del cuore di Davide a Padova, dove c’è un centro importante per le analisi genetiche e dopo due mesi arriva la conferma: Davide non aveva nessuna patologia genetica.

In quel momento il dubbio che la morte di Davide potesse essere correlata alla vaccinazione aumenta, Davide non aveva nessuna cardiopatia, la morte è stata causata da fattore esterno e l’unico fattore esterno sono le due dosi di vaccino.

Purtroppo al momento non esistono esami che possano confermare questa correlazione e nessun medico ha preso nemmeno in considerazione questa possibilità, nonostante il nesso temporale, secondo loro doveva accadere entro quindici giorni dalla vaccinazione.

C’è chi addirittura ha detto che se anche i genitori erano geneticamente sani, Davide avrebbe potuto essere il primo della famiglia, un’assurdità smentita seccamente dagli esami.

Chiediamo solo la verità

Sembrerebbe che i medici abbiano cercato qualsiasi causa anche le più inverosimili, pur di non prendere in considerazione il vaccino. In compenso nessun medico sa dire di che cosa è morto Davide.

Ora Sabrina e Fabrizio vogliono sapere la verità, non chiedono altro, sapere perché Davide è morto in questo modo a soli 29 anni. Nessuno potrà mai cancellare il dolore per la perdita di un figlio, ma non sapere perché è morto un figlio, è un dolore ancora più grande.

L’impegno di Sabrina e Fabrizio è tenere vivo il ricordo di Davide, di divulgare la sua storia e di sensibilizzare le persone al grave problema delle reazioni avverse da vaccino e delle morti improvvise.

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