Iniziamo con una bella notizia, delle belle immagini e un bel messaggio. A Forlì e in altre città sono apparsi cartelli di benvenuto e fiori per i sanitari reintegrati che tornano finalmente a lavorare. Questo è un bellissimo segnale che va verso il ritorno alla normalità, che festeggia i sanitari che hanno riacquisito i loro diritti fondamentali. Ci si sarebbe aspettato che i talebani della dittatura sanitaria, di fronte all’evidenza dei loro errori e delle loro bugie, si sarebbero scusati e avrebbero accolto con segnali di distensione e pacificazione questo reintegro e invece …
In Lombardia, i sanitari non vaccinati reintegrati non saranno a contatto coi pazienti fragili. La giunta regionale ha infatti approvato all’unanimità la mozione presentata da Samuele Astuti (Pd). L’illogico provvedimento soddisfa il neo assessore, Guido Bertolaso: «Andranno a svolgere delle funzioni, ma dobbiamo salvaguardare i pazienti»
Perché continuano a prendere decisioni basate su una menzogna? A livello di pericolosità per il contagio non c’è nessuna differenza tra un vaccinato e un non vaccinato, dal momento che questi sieri non fermano la trasmissione, anzi alcuni studi propendono per una maggiore pericolosità dei non vaccinati, a che gioco stanno giocando?
Vincenzo Carrozza medico chirurgo: “Se tornano i no vax in ospedale io mi licenzio! La medicina è una cosa seria. Non u barzelletta!”. Detto fatto: è arrivata la lettera di dimissioni, indirizzata al “signor Ministro della Sanità” e “collega Schillaci”. Poche righe ma durissime, accompagnate dalla foto del suo badge.
“Si concede il diritto a degli stregoni (i medici no vax) – scrive Vincenzo Carrozza su Facebook – di ritornare a esercitare la loro mala medicina nelle corsie e nei reparti degli ospedali del Servizio sanitario nazionale. Si concede il diritto a dei potenziali untori di infettare pazienti ospedalizzati, dunque fragili per definizione. In qualità di medico chirurgo non posso accettare che la mia professione, e la salute di tantissimi pazienti, sia messa in mano a cinquemila potenziali untori. Per questo motivo non mi resta, come atto di protesta civile, che rassegnare le mie dimissioni”.
Hanno smesso di spandere terrore con i bollettini quotidiani, ma non vedono l’ora di ricominciare, eppure alcuni medici, come Giorlandino, dicono che il covid ormai è meno pericoloso dell’influenza, ascoltiamo Giorlandino a Fuori dal Coro
Non basta, ora qualcuno inizia ad ammettere che hanno preso decisioni non sulla base della scienza ma sulla base di nulla, nulla! Ascoltiamo il Prof. Roberto Bernabei nella trasmissione Restart su RAI2. Ma il prof. Bernabei ci regala un’altra perla, eutanasia per anziani dementi.
L’eutanasia per poveri e malati in altre nazioni è già una triste realtà
20 OTTOBRE, post cancellato da Facebook
Palesemente impaurito dal Covid-19, Spirlì si è anche vaccinato pubblicamente a Taurianova (Reggio Calabria), prima dose il 15 maggio 2021, successiva seconda dose a giugno e poi terza dose il 1° dicembre 2021.
Spirlì, quindi, faceva il vaccino “per gli altri “, e dopo tre dosi in meno di sei mesi lo scorso anno, oggi lamenta gravi problemi di salute che addebita proprio a quei vaccini che chiama limpidamente “veleni “. In un durissimo intervento su facebook intitolato ““Vaccini” in vena o Le 120 giornate di Sodoma “, stamani Spirlì ha scritto “Era merda. E ci hanno obbligati a mangiarla. Proni e schiavi, come nelle scene più raccapriccianti del film capolavoro di PPP. Convinti con forza coercitiva istituzionale che si trattasse di ambrosia. Era merda e scorre nelle nostre vene. A noi, e solo a noi, piove nel corpo e nello spirito una tempesta di dolori mai conosciuto. Dalle cardiopatie ai reumatismi. Dai chiodi nelle ossa alle confusioni nella testa. E quelle maledette vertigini, che ti terremotano le gambe e il petto! Il sughero nelle mani ha sostituito la carne. Cedono gli equilibri e si affanna il petto. Dicono che sia normale, ma normale non è!!! Prima di questa farsa satanica, non c’era! Li chiamano vaccini, nei laboratori dell’inferno, ma sono solo aggiustamento di tiro! In peggio! Della serie, se non crepano col virus, tranquilli, ci pensiamo noi con la “cura”. Ci siamo cascati in molti. Per amore, spesso. Per salvare, spaventati dalla possibilità che potesse accadere l’irreparabile, Nonni, Figli, Amori. Oggi, invece che in panetteria, facciamo code in farmacia. A consumare i loro confetti di vario colore! E il veleno continua. Triste, questa lunga fine del mondo! Venti di guerra provocata e imposta. Oceani di veleni sintetici. Invasioni di virus alieni. L’Umanità buona NON ce la farà! Chissà, Quei Segreti… forse, e non forse, l’unico farmaco buono resta solo la preghiera. Almeno, rilassa …”
Il Prof. Pedro Morago è un professore universitario che insegna Metodi della Ricerca Scientifica in Inghilterra ed è specializzato nella valutazione critica degli studi di ricerca scientifica.