A “Roma di Sera” raccontiamo la rabbia dei residenti che vivono vicino all’impianto di trattamento di rifiuti di Rocca Cencia, che già ieri abbiamo segnalato essere al limite della capienza, con i video dei lavoratori “Ama” dell’associazione “Lila”.
E subito dopo la cittadinanza è andata sul posto a protestare. Tanti i comitati presenti, i cui responsabili hanno faticato a gestire i loro iscritti, esasperati dai miasmi che arrivano nelle loro case.
“Siamo stanchi di vivere con le finestre chiuse e di contare gente ammalata di tumore”, attacca Stefania Cecconi del “Cdq Osa”. Con lei anche il Presidente del Municipio VI Nicola Franco, che è accorso per mediare la rabbia dei cittadini a confronto con i vertici “Ama” e che ora chiede un incontro urgente come Sindaco e Prefetto, “perché con il Giubileo non vogliamo essere la pattumiera di Roma e vogliamo capire quanti rifiuti verranno qui”.
Nel Municipio VII, invece, dopo le proteste dei residenti di Don Bosco e la “guerriglia” di giorni fa con i “latinos” davanti ad un minimarket, anche quel quartiere rientrerà nell’Ordinanza “anti-movida” del Comune, che prevede sanzioni e chiusure per i locali che non rispettano le regole.
“E’ comunque un risultato importante – dice Tiziana Siano, Presidente del “Cdq” – che abbiamo ottenuto nonostante il Municipio non fosse d’accordo… Ma qui serve un presidio fisso delle Forze dell’Ordine”.
Infine Ermenegildo Rossi, Segr. “UGL” Roma, che contesta il modello di “smartwoking” messo in campo dal Sindaco Gualtieri per affrontare il “Giubileo”, perché “serve uno smartworking strutturale, come chiediamo da mesi, che magari utilizzi anche immobili in disuso lontani dal centro per alleggerire il traffico”.