Tra i reati ascrivibili alla microcriminalità è uno dei più tradizionali ma negli ultimi tempi c’è stato un aumento dei casi che fa allarmare gli operatori del settore: le farmacie italiane sono sempre più vittime di furti e rapine, suscitando preoccupazione tra i titolari e il personale.
Nonostante l’intervento tempestivo della polizia, l’allerta rimane alta. Gli episodi di criminalità non si limitano alle grandi città: da Milano a Gorizia, da Roma a Vicenza le cronache riferiscono un incremento di furti, aggressioni e minacce, soprattutto durante i turni notturni, che i farmacisti indicano come i più pericolosi. Anche nella capitale sono state segnalate diverse rapine, che hanno portato proprio poche ore fa all’arresto di una coppia di ladri che operava soprattutto nel quadrante nord.
Le associazioni di categoria, come Federfarma, hanno segnalato un aumento di questi episodi criminali che non solo danneggiano le strutture, ma compromettono anche la sicurezza di chi lavora e dei cittadini. E a Roma, come in altre città, porta spesso i titolari di queste attività a rinunciare a svolgere l’attività notturna con ulteriori disagi per i potenziali utilizzatori del servizio.
Il fenomeno della violenza nelle farmacie si inserisce in un contesto più ampio di aumento della criminalità predatoria post-pandemia, come evidenziato dal Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria OSSIF 2022. Dopo un calo durante l’emergenza Covid, nel 2021 si è registrata una leggera ripresa delle rapine e dei furti, soprattutto in Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia.
In questa puntata di Extra, il programma di approfondimento giornalistico in onda tutti i giorni su Radio Roma News Tv, Claudio Micalizio intervista Alfredo Procaccini, vicepresidente di Federfarma che denuncia anche l’aumento dei casi di aggressioni e minacce ricevute dal personale in servizio proprio come accade negli ospedali italiani.