A “Roma di Sera” torniamo a parlare dell’ex parcheggio multipiano di via Magnagrecia a San Giovanni, ridotto ad una discarica e lo facciamo con residenti e commercianti. “La situazione è disastrosa da mesi – attacca Alessandro Albanesi, Presidente del Mercato – e i nostri clienti hanno paura a passare. Ci sono stati anche incendi… ma cosa aspettano ad intervenire?”.
L’Avv. Vincenzo Bencivenga è un residente e da mesi chiede spiegazioni attraverso anche accessi agli atti. Documenti che dimostrano un rimpallo di responsabilità tra il Municipio e i Dipartimenti capitolini competenti. “Ci sono 14 milioni per la riqualificazione – spiega-, ma i lavori non partono e intanto la struttura si ammalora, rovinando parti che erano state riqualificate già nel 2021, come gli impianti antincendio… Noi chiediamo una bonifica immediata e la messa in sicurezza dell’area”.
E’ durissimo lo sfogo del Presidente del Municipio V Mauro Caliste dopo l’aggressione di stamattina in strada a Don Coluccia al Quarticciolo.
“Sono stanco di vedere il nostro quartiere associato alla criminalità – denuncia – senza però che si diano le risposte che aspettiamo e questo mi fa molto inca…. Basta chiacchiere e solidarietà! Servono forze dell’Ordine e mi appello al Ministero dell’Interno che si deve dare ciò che ci spetta”.
Con Caliste parliamo anche di “roghi tossici” e mancata prevenzione. L’Arch. Gabriella Masella è Pres. del “Cdq Colli Aniene bene Comune” e con altre 17 associazioni ad agosto ha mandato un esposto in Procura, chiamando in causa tutti i soggetti interessati.
“Da anni subiamo i veleni dei roghi, come quello di Ponte Mammolo – spiega – ed è sempre la stessa storia, da almeno dieci anni. Eppure noi cittadini segnaliamo sempre le discariche che si vengono a formare, poi però non sappiamo più nulla. Noi chiediamo trasparenza e informazioni ai cittadini, che hanno diritto di sapere cosa si fa o non si fa, altrimenti sono colo chiacchiere sulla nostra pelle…”.
“Il Campidoglio – replica Caliste – in due anni ha bonificato almeno 250 discariche a Roma, cosa che prima non si faceva. Capisco la preoccupazione dei cittadini e condivido le osservazioni fatte, ma il problema vero non è sulle aree pubbliche che controlliamo e cerchiamo di bonificare, ma sulle aree private. Bisogna snellire l’iter amministrativo e le procedura che sono molto complicate per indurre i privati a tenere pulite le loro aree e rispettare le leggi”.
Sul nubifragio che ha colpito molte zone di Roma, sentiamo il Dott. Andrea Cecilia, di “MeteoLazio.it”. Ha senso parlare anche stavolta di “bomba d’acqua” o sono solo alibi dell’amministrazione che non pulisce i tombini?
“Bomba d’acqua è un termine giornalistico che vuol dire poco – risponde l’esperto -, ma in effetti oggi in una sola ora è caduta la stessa pioggia di un mese autunnale. Tecnicamente sono dei downburst, cioè precipitazioni eccezionali accompagnate da forte vento e anche con una rete fognaria eccezionale, avremmo comunque avuto tanti e tanti allagamenti”.