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Aperto per Ferie – Puntata di Venerdì 9 Agosto 2024

Aperto per Ferie con Elisa Mariani – Puntata di Venerdì 9 Agosto 2024

Estate 2024, cosa succede in città (e non solo)

Nell’immaginario collettivo, Roma è deserta nel mese di agosto. C’è la storica Lancia Aurelia B24 decappottabile che un giovanissimo Vittorio Gassman guida tra le vie centrali (e praticamente deserte) di una Roma nel pieno boom economico, nell’indimenticabile pellicola “Il sorpasso”. Negozi chiusi, silenzio inusuale, romani in villeggiatura, zero traffico: guardare Roma così fa uno strano effetto, ma a molti piace da impazzire.

I giorni attuali sono, però, un po’ diversi: la Capitale è affollata di turisti, i numeri degli accessi nella Città Eterna sono da record e trovare quella pace e quel silenzio non è così facile. Insomma una città diversa, una città che vuole essere scoperta e vissuta anche attraverso gli eventi che la animano in questo caldo agosto 2024. Qui, cerchiamo di raccontarvela con approfondimenti, curiosità, qualche spunto di attualità e soprattutto consigli utili (per tutti). Questo è “Aperto per Ferie“.

PNRR, sfide e progressi per Roma: i numeri e i progetti

Ospite in collegamento: Giovanni Caudo, Presidente della Commissione Speciale PNRR – Roma

A due anni dalla partenza dell’ambizioso programma relativo al Pnrr, nella Capitale si tirano le somme sui risultati e i progetti. Ma in ballo c’è ancora molto lavoro da fare e non mancano le preoccupazioni per la gestione futura delle iniziative, anche in riferimento al personale qualificato che sarà necessario.

Giovanni Caudo, Presidente della Commissione Speciale PNRR,  ha evidenziato nella relazione semestrale i risultati finora raggiunti: i progetti avviati ammontano a 688.682.696 euro, il 61% del totale previsto dal PNRR. In questo contesto, il Presidente ha anche sottolineato come “gli investimenti non solo generino posti di lavoro ma stimolino anche l’economia locale tramite l’acquisto di beni e servizi”. Le opportunità di lavoro, create dal Protocollo firmato con i sindacati, hanno alla base un assunto fondamentale: l’occupazione deve essere di qualità, dare certezze e stabilità future.

Progetti, quelli realizzati (e in corso di realizzazione), che si sono concentrati soprattutto sulle potenzialità delle periferie e sull’istruzione; ma non solo: tra quelli più significativi in corso, si annoverano opere come il Tram su Via Palmiro Togliatti e il Palasport di Colli d’Oro, il cui 50% dei lavori deve essere concluso entro la fine del 2024.

Risultati ma anche preoccupazioni: trovare personale qualificato

Ma la sfida più grande, nonché fonte di preoccupazione per Caudo, è quella relativa al reperimento di personale qualificato: costruire nuovi asili, nuove scuole, fornire servizi e implementare i trasporti implica anche che alla base ci sia personale formato. È questa la vera battaglia ora.

“Il nostro timore è che i tanti progetti che stiamo realizzando finiscano per diventare cattedrali nel deserto; – ha spiegato Caudo – abbiamo due anni, dunque entro il 2026 per trovare personale formato e preparato che inizi a lavorare in queste nuove realtà: trasporti, mense, scuole, servizi. Due anni per non vanificare i nostri sforzi e quella che è una vera e propria impresa, anche perché è essenziale ricordare che i soldi del PNRR non sono a fondo perduto: una parte dovrà essere restituita, quindi è fondamentale creare i presupposti affinché ciò avvenga con investimenti più proficui possibili”.

Sciopero balneari, Aduc: “Messa in scena, gioco sporco di economia a e politica”

Ospite in collegamento: Vincenzo Donvito Maxia, Presidente di “Aduc consumatori e utenti”

Si è concluso alle 9.30 lo sciopero dei balneari in questo 9 agosto 2024. Ombrelloni e lettini chiusi come forma di protesta contro il Governo, colpevole – a detta della categoria – della mancata risposta sull’annosa (e ancora oggi irrisolta) questione delle concessioni.

Lo hanno definito sciopero gentile, tra chi ha deciso di aderire e chi si è invece defilato: Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti hanno imboccato la strada della mobilitazione, mentre altre sigle come Assobalneari, Federbalneari e Cna hanno optato per il no.

“Lo sciopero è solo un’iniziativa spot”, ha detto il presidente di Federbalneari, Marco Maurelli: “Con grandissima difficoltà – ha sottolineato – il governo sta cercando di mettere in ordine le idee. Serve una riforma che scongiuri una terza sentenza della Corte di Giustizia che ingesserebbe il sistema, una norma di riordino che garantisca la competitività in un quadro però di tutela del sistema turistico balneare italiano”.

Ma c’è chi ha parlato della questione in maniera abbastanza piccata: “La messa in scena è finita. I media hanno parlato della questione, le persone a cui era stato rivolto lo sciopero non se ne sono accorte. – ha scritto il Presidente di Aduc, Donvito Maxia – Il governo che ha detto ai balneari quello che già sapevano prima, cioè che non sanno che pesci prendere e devono meglio studiare come fregare ancora l’Ue rispetto a norme che andavano rispettate fin dal 2006 (direttiva Bolkestein: assegnazione con gare delle spiagge, ndr)”.

“Nel 2023, i balneari hanno fatto dichiarazioni dei redditi di poco più di 15mila euro, a fronte di affitti delle spiagge di poco superiori a 3mila euro l’anno grazie anche ad un calo del 4,5% applicato dal 1 gennaio di quest’anno. – ha continuato Vincenzo Donvito Maxia – Alcune indagini indipendenti hanno rilevato una soglia di lavoro nero stagionale superiore al 70%. La Regione Toscana ha approvato nei giorni scorsi una legge con cui stabilisce indennizzi a quei balneari che, partecipando alle prossime gare che forse si terranno dal 1 gennaio 2025, non dovessero superarle (recente sentenza Corte Giustizia Ue ha stabilito che questo è illegale)”.

L’anno scorso è stata fatta dal governo una mappatura delle spiagge demaniali ed è risultato che quelle affittate sono il 33%, lasciando quindi ampio spazio alle spiagge libere e alla concorrenza:  “peccato che questa mappatura ha conteggiato anche le coste non sabbiose e i porti. – ironizza il Presidente di Aduc – Una piccola fotografia di una corporazione che trova protezione locale e nazionale, in cambio di consenso elettorale e presunta supremazia italica contro gli stranieri che dovrebbero invadere le nostre coste se si facessero le gare. Peccato che le gare significhino maggiore lavoro, presumibilmente non a nero, concorrenza e qualità”.

Vacanze ai tempi dell’AI: la nuova frontiera del viaggio accessibile

Ospite in collegamento: Edoardo Colombo, Presidente di “Turismi.ai”

Viaggiare con l’Intelligenza Artificiale è possibile? Ovviamente sì. Ci raccontano che con la tecnologia si può fare tutto (o quasi) e quindi anche visitare la parte opposta del Pianeta stando comodamente seduti sul nostro divano.

VIAGGIARE AI TEMPI DELL’IA”  è evento che si terrà durante la Rome Future Week: organizzato in collaborazione da imprese, ricercatori ed altri attori del settore del turismo e dei viaggi permette di esplorare come le tecnologie digitali, e in particolare l’intelligenza artificiale, stanno trasformando l’esperienza di viaggio.

L’evento si concentrerà sull’analizzare i trend legati all’utilizzo dell’AI e, in generale, dell’innovazione digitale nel mondo del turismo e dei viaggi, con particolare attenzione a come queste tecnologie possano aiutare i viaggiatori a pianificare il viaggio, arricchire la propria esperienza e condividerla con altri viaggiatori.

Ci si focalizzerà anche su come questi strumenti possono offrire ad aziende turistiche (come hotel, autonoleggi, tour operator), nonché alla pubblica amministrazione e agli enti locali, nuovi touch point per raggiungere i viaggiatori per l’offerta di servizi e contenuti.

“L’intelligenza artificiale può essere uno strumento molto valido quando decidiamo di fare un viaggio; – ha spiegato Edoardo Colombo – ci permette di preparare meglio l’esperienza ad esempio: controllare i servizi, il meteo, le strutture e le eventuali problematiche. Pensiamo che alle persone con disabilità: con l’AI sarà possibile organizzare nel dettaglio l’itinerario considerando tutte le potenzialità e le carenze, oppure viaggiare comodamente a casa con un visore”.

Escursioni, cicloviaggi e immersioni nella natura con “Mem Trekking”

Ospite in collegamento: Elisabetta Ciolli, Guida Ambientale Escursionistica

Nel parco archeologico di Vulci, nella provincia di Viterbo, è possibile immergersi nella natura, osservare le stelle e praticare archeotrekking. Il tutto è reso possibile dalla realtà MEM Trekking, che permette di vivere esperienze fuori dal comune.

Accompagnati da Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE, i turisti possono fare escursioni, cammini e cicloviaggi: una tendenza in forte crescita negli ultimi anni e anche molto apprezzata dagli stranieri.

A partire da venerdì 9 agosto, via a “RACCONTI DI STELLE”: alle ore 21.30, presso il Parco Archeologico Naturalistico di Vulci, le guide condurranno gli utenti ad ammirare il cielo stellato sopra le antiche rovine di “Velk” (così gli Etruschi chiamavano Vulci). Si tratta di luogo ideale data la sua lontananza dalle luci artificiali di paesi e centri abitati. Insieme alle guide, anche gli esperti di astronomia, che integreranno l’esperienza con i racconti mitologici legati ai nomi delle stelle e alle costellazioni provenienti proprio da antiche civiltà come quella etrusca e romana che diedero vita a Vulci.

Si prosegue sabato 10 agosto con “ARCHEOTREKKING“: un viaggio alla scoperta delle meraviglie nascoste del Parco Archeologico Naturalistico di Vulci, tra le rovine antiche e la natura selvaggia. Ci sarà poi la possibilità di fare bagni rinfrescanti nelle “vasche” del fiume Fiora e il privilegio di visitare la tomba Francois, solitamente chiusa al pubblico. La lunghezza del percorso è di 10 km e si inizia alle ore 10.00.

 

 

 

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