Schillaci e Meloni difendono l’obbligo. “A Viso Scoperto” puntata del 06/08/2024.
L’avvocato Ida Nazaro è molto attiva nella difesa dei diritti di tutti noi, ha partecipato a diverse iniziative compresa quella in occasione della decisione della Corte Costituzionale sull’obbligo vaccinale insieme a tanti altri avvocati, ha collaborato alla raccolta delle firme per il referendum no green pass e alla raccolta firme per la denuncia alla corte internazionale.
Ha informato su come comportarsi per il fascicolo sanitario elettronico, ha intentato diverse cause, anche collettive, per esempio per la violazione della privacy in occasione della sanzione over 50, dove i nostri dati sanitari sono stati trasferiti e trattati in modo non idoneo.
Obbligo vaccinale e sanzioni over 50: lo stato perde davanti al giudice di pace ma ricorre in appello
L’avvocato Ida Nazaro ha seguito decine di ricorsi di tanti cittadini colpiti dalla sanzione over 50, molti cittadini dopo aver ricevuto l’avviso da parte dell’Agenzia delle Entrate hanno deciso di far valere i loro diritti facendo ricorso al giudice di pace.
Come sono andati i ricorsi? Quelli trattati sono stati tutti accolti, dimostrazione lampante dell’illegittimità non solo della sanzione ma della norma stessa che escludeva i cittadini over 50 dalla società, dal lavoro e gli negava perfino la possibilità di utilizzare mezzi pubblici o di recarsi in un ufficio postale per ritirare una raccomandata o addirittura la pensione. Un trattamento disumano, contrario ai diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione e dalla dichiarazione universale dei diritti umani approvata il 10 dicembre 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che all’articolo 1 recita: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
Violazione palese esercitata da tutti i governi che si sono succeduti durante la pandemia ed evidentemente sostenuta anche dal governo Meloni. Ma come se non bastasse dopo aver perso il ricorso davanti al giudice di pace, in molti casi l’avvocatura dello stato ha fatto ricorso in appello!
Riassumendo: il governo vara norme illegittime come l’obbligo vaccinale, i lockdown e il green pass rafforzato, ma invece di scusarsi e risarcire i cittadini per l’irreparabile danno subito, li sanziona! Scelta del governo Draghi, penserà qualcuno, il governo Meloni ha sospeso i termini di pagamento, vero ma ad oggi la sanzione non è stata annullata.
Obbligo vaccinale: la sanzione over 50 non è stata annullata
Come si legge sul sito dell’Agenzia delle entrate infatti:
la Legge n.199/2022 – pdf ha sospeso dal 31 dicembre 2022 e fino al 30 giugno 2023 tutte le attività e i procedimenti di irrogazione delle sanzioni previste per i soggetti inadempienti all’obbligo vaccinale. Per effetto della medesima legge sono stati sospesi fino al 30 giugno anche i termini di pagamento della sanzione amministrativa (100 euro) irrogata con gli avvisi di addebito emessi prima del 31 dicembre 2022.
Con il DL n. 51/2023, convertito con modificazioni nella Legge n. 87/2023 – pdf, è stato prorogato al 30 giugno 2024 il termine di sospensione di tutte le attività e i procedimenti di irrogazione delle sanzioni previste per i soggetti inadempienti all’obbligo vaccinale.
Per ultimo, l’art. 4, comma 1-bis della Legge n. 18/2024 ha ulteriormente prorogato al 31 dicembre 2024 il termine di sospensione di tutte le attività e i procedimenti di irrogazione delle sanzioni previste per i soggetti inadempienti all’obbligo di vaccinazione Covid (art. 4-sexies, commi 3, 4 e 6, del DL n. 44/2021, convertito con modificazioni dalla Legge n. 76/2021). Conseguentemente, sono sospesi fino a tale data anche i termini di pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria di 100 euro.
La sospensione dei termini di pagamento riguarda anche quegli atti affidati agli operatori postali prima del periodo di sospensione e consegnati ai destinatari dopo l’entrata in vigore della Legge n. 199/2022 come modificato dal DL n. 51/2023, convertito con modificazioni nella Legge n. 87/2023.
Pertanto, per tutti gli avvisi – compresi quelli ricevuti dopo il 31 dicembre 2022 – i termini per il pagamento riprenderanno a decorrere dal 1° gennaio 2025.
Non solo in molti casi una volta perso il ricorso davanti al giudice di pace, l’avvocatura dello stato ha fatto ricorso in appello! Segno evidente che il governo Meloni con il suo ministro della sanità Schillaci difendono non solo l’obbligo vaccinale ma anche le sanzioni.
Per non parlare dell’evidente spreco di denaro pubblico, per inviare gli avvisi, per presentarsi davanti al giudice di pace ed essere condannati alle spese e ovviamente per il ricorso in appello davanti al tribunale ordinario. Inutile dire che con ogni probabilità perderanno anche in appello e saranno anche condannati alle spese. Insomma una vera e propria assurdità che costerà alle casse dello stato molto di più dei 100 € che molto probabilmente non verranno mai incassati. Senza contare che si tratta di soldi nostri, qualcuno li condannerà per danno erariale?
“A Viso scoperto” va in onda tutte le sere, dal lunedì al venerdì, alle 23.00, in replica il giorno successivo alle ore 11.00 escluso il sabato mattina. Contatti: avisoscoperto@radioroma.it