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Le potenzialità della terapia CRAPu (Con G. F. Cusumano)

Le potenzialità della terapia CRAPu. “A Viso Scoperto” puntata del 30/07/2024. Con Giuseppe Cusumano, medico e promotore della terapia CRAPu ideata dal ricercatore Giovanni Puccio.

Abbiamo già parlato dei successi e della applicazioni della terapia CRAPu per la cura dal Covid, per gli effetti avversi da vaccino e in campo oncologico qui, qui, qui e qui, oggi vediamo le sue applicazioni per le malattie neurodegenerative.

CRAPu e malattie neurodegenerative

Per i danneggiati da vaccino vengono consigliati quattro esami: il D-dimero, omocisteina, la vitamina D e gli anticorpi IgG anti Sars Cov-2 quantitativi. Questo perché nel caso sia ancora presente l’mRNA il corpo continua a produrre la proteina Spike che, oltre ad essere tossica, stimola il nostro sistema immunitario a produrre anticorpi che però non sono necessari perché non c’è una malattia, questi anticorpi in eccesso si depositano in tutti gli organi.

Passiamo ad un caso neurologico, dove le eccellenze neurologiche italiane si contraddicono racconta il dott. Cusumano: ‹‹Tutto quello che dico è verificabile perché abbiamo le cartelle cliniche, questo ragazzo di 17 anni dopo la terza dose di vaccino perde il contatto con i suoi compagni, ha una nebbia cognitiva, non riesce più ad essere il ragazzo di prima, ha dei disturbi come dei tic e degli episodi di agitazione psicomotoria. I genitori lo portano dai neurologi e i neurologi incominciano a dire ansia, depressione, prescrivono degli ansiolitici che però peggiorano il quadro clinico il ragazzo entra in uno stato pseudo comatoso, quindi i genitori iniziano una ricerca in tutta Italia per risolvere questo problema, vengono da me dopo due anni di questo girovagare tra le eccellenze nazionali, compresi gli ospedali considerati dei fiori all’occhiello della neurologia in Italia. La cosa che mi stupisce e mi meraviglia è che due eccellenze fanno due diagnosi completamente diverse, uno fa una diagnosi di Pandas (Malattia Pediatrica Autoimmune Neuropsichiatrica Associata a infezioni da Streptococco) e prescrive una terapia veramente pesante, ma il ragazzo con questa terapia non ha nessun miglioramento. Quindi si recano da un’altra eccellenza la quale fa una diagnosi di disturbo dell’ansia e di ritiro sociale, riferito inoltre deterioramento cognitivo soprattutto nell’ambito della memoria a breve termine e difficoltà alternative mai indagate consiglio soluzione psicodiagnostica cognitiva … Consiglia psicoterapia individuale e consiglia i farmaci già prescritti. Due diagnosi diametralmente opposte, insomma non avevano capito il problema invece questo ragazzo migliorava ogni volta che faceva le flebo di terapia CRAPu.

Il padre lo dice al neurologo e questo risponde: “No non è possibile”, il padre replica “Come non è possibile? Mio figlio fa la CRAPu e riesce a fare sport, va in palestra va a giocare a tennis, quando interrompe la terapia CRAPu dopo 4 5 giorni torna nello stato iniziale. Rifaccio la terapia CRAPu e migliora e questo per quattro o 5 volte e per voi non significa niente?”, risposta: “No per noi non significa niente”.

Quindi questi medici sono chiusi a qualsiasi soluzione terapeutica io ho continuato a dire al padre di continuare a fare la terapia CRAPu siccome il ragazzo non sopportava più le flebo, adesso lo stiamo trattando con la terapia orale e sta avendo risultati eccezionali. Proprio oggi ho sentito il padre e gli ho chiesto come sta Claudio mi ha risposto bene è andato in palestra e questa sera ha preso appuntamento per giocare a tennis. Questo significa che la terapia CRAPu ha un potenziale immenso che ancora noi non conosciamo››. Il dott. Cusumano lancia poi un appello ai medici affinché provino la CRAPu, “oltre a questo abbiamo risolto altri due casi di encefalite erpetica, malattia invalidante e potenzialmente mortale, che per me erano impensabili”.

Giovanni Puccio e Giuseppe Cusumano, rispettivamente ideatore e promotore della terapia CRAPu
Giovanni Puccio e Giuseppe Cusumano, rispettivamente ideatore e promotore della terapia CRAPu

La CRAPu sbarca negli USA

La CRAPu sbarca negli USA, come scrive Radio Italiana in Florida

La terapia CRAPU (Complementare, Riducente, Anti-degenerativa, ideata dal ricercatore Puccio) agisce come una micro plasmaferesi (lavaggio del sangue), aiutando a rimuovere le tossine generate dai batteri infettati dal virus SARS-CoV-2 o da tutti i virus a RNA.
Il trattamento prevede l’uso di integratori per via endovenosa od orale, tra cui glutatione, N-Acetil Cisteina e vitamina C e D. La terapia Crapu riequilibra il sistema biochimico. Grazie ai principi biochimici dell’inibizione competitiva e non competitiva, mette l’organismo in grado di guarire sé stesso e recuperare i danni reversibili e irreversibili. Trattare la causa e non solo i sintomi.

Questa terapia attiva:
– i tre cicli di vita
– impedisce la replicazione dei virus a RNA
– blocca la formazione del batteriofago che causa la sindrome multiorgano
– rimuove la resistenza ai farmaci in vari batteri, facendo agire i farmaci
– ripristina il sistema redox omeostatico cellulare
– mantiene l’intero sistema antiossidante in uno stato ridotto

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