Il Sindaco Gualtieri, dopo il drammatico incendio della collina di Monte Mario, promette una “Mappatura delle discariche abusive di Roma”. Ma a “Roma di Sera” il primo ospite è Roberto Scacchi, Pres. “Legambiente”Lazio.
Furono proprio loro a fare un censimento dettagliato nel 2021. “Lo abbiamo messo a disposizione del Campidoglio – spiega -, ma non è stato utilizzato evidentemente. Va bene farne un altro, purché non siano solo annunci perché in realtà sono in tanti a sapere dove si trovano le discariche nelle varie zone della nostra città, ma ciò che si chiede è di contrastarle davvero. Anche la situazione di Monte Mario stava nella nostra mappatura, eppure nessuno si è attivato ed oggi vediamo questo scempi. Se si desse più spazio alle denunce dei cittadini, magari le cose andrebbero meglio”.
La “Riforma Madia” del 2017 tolse al “Corpo Forestale” la gestione degli incendi e a distanza di anni ne parliamo con Daniele Scipio, sindacalista militare di “Unforced”.
“Sicuramente le cose sono poi peggiorate da allora – dice – noi ci occupavamo degli incendi boschivi e i Vigli del Fuoco di quelli urbani. Noi facevamo forse il mestiere più bello del mondo ed una parte era dedicato a questo perché sconoscevamo benissimo i territori e mettevamo in campo azione come le linee tagliafuoco che servivano a fermare i propagarsi dei roghi”.
I cittadini di Casal Selce, intanto, continuano la loro battaglia contro il “Biodigestore” che Gualtieri, come “Commissario ai rifiuti”, vuole fare e gli espropri sono vicini.
“Abbiamo fatto 4 ricorsi al Tar – racconta l’Avv. Domenico Razza, Pres. comitato “Difendiamo Casal Selce” – e attendiamo l’esito. Il nostro territorio ha dato già tanto ed è inammissibile pensare ad un impianto così impattante addirittura a 250 metri dalle case. Il Tar per ora non è entrato nel merito, e ora attendiamo il Consiglio di Stato. Abbiamo proposto al Sindaco aree alternative, ma per ora non ci hanno neanche ascoltati”.
Ma Roma può fare a meno dei due nuovi “biodigestori” che si vogliono fare a Cesano e a Casal Selce?
“In generale – dice Maurizio Marchini, lavoratori “Ama” Ass. “Lila” – serve, ma servirebbe molto meno, come in tante altre città, se si utilizzassero impianti più piccoli e distribuiti nei vari quartieri per trattare l’organico, vedi gli impianti di compostaggio a chilometro zero che invece il Campidoglio non utilizza, perché alla fine aspettano di buttare tutto nell’inceneritore che verrà…”.