Il generale Claudio Graziano, 70 anni, presidente di Fincantieri, è stato trovato morto in casa. Non si è trattato di un malore: accanto al corpo sono stati trovati un biglietto e una pistola. Uno choc per tutti, a partire dalla premier Giorgia Meloni, che scrive di essere rimasta sconvolta dalla notizia, dalla” morte di un integerrimo servitore dello Stato, che in tutta la sua vita ha reso onore alla nazione, alle forze armate e alle istituzioni con dedizione, competenza e professionalità”. Anche il capo dello Stato Mattarella lo ricorda come un “generoso e leale uomo delle istituzioni, capace di mettere sempre al servizio della Repubblica competenza e professionalità”. Graziano aveva perso la moglie Marisa lo scorso aprile, a causa di una grave malattia. Un trauma che lo aveva profondamente addolorato e dal quale non si era più ripreso.
Il generale è stato un ufficiale di altissimo grado, stimato da tutti. Capo di Stato maggiore della Difesa per tre anni (dal 2015 al 2018) e quindi presidente del Comitato militare dell’Unione Europea. Da sempre sostenitore della difesa dell’Ucraina, Graziano era stato tra coloro che avevano sostenuto la necessità di accelerare sulla costituzione di un esercito europeo. Nel maggio del 2022 il salto all’incarico civile, in una delle aziende che rappresentano il cuore economico e strategico dello Stato, Fincantieri (indicato dalla Cassa Depositi e Prestiti). Il Direttore generale dell’azienda, Pierroberto Folgiero ha detto che “oggi è morto non solo un grande condottiero, che ha dedicato tutta la sua vita all’Italia, ma anche un grande manager ed un grande amico”.