Una fabbrica clandestina di armi da fuoco allestita da un 22enne cubano è stata scoperta dai carabinieri di Tivoli e della stazione di Settecamini: si trovava nella cantina della casa popolare regolarmente assegnata alla compagna, una ragazza romana, a Villaggio Falcone. Il giovane dormiva con un revolver sotto il cuscino, il tamburo carico, l’arma pronta all’uso. Il cubano è ritenuto l’armiere della malavita fra Ponte di Nona e Villaggio Falcone, proprio la zona dove a fine maggio Caterina Ciurleo, 81 anni, è stata uccisa da un proiettile vagante in un regolamento di conti fra clan rivali di spacciatori. Al momento per quest’omicidio ci sono tre indagati, le indagini sono in corso. Il giovane è stato arrestato per detenzione e fabbricazione illegale di armi e munizioni: durante la perquisizione della cantina sono state trovate pistole artigianali, anche una penna- pistola facile da nascondere, insieme a un fucile mitragliatore riprodotto sull’impronta dello storico Sten inglese della Seconda guerra mondiale. Un’arma micidiale, capace di sparare raffiche di proiettili nel giro di pochi secondi. Solo nei giorni scorsi la Digos aveva trovato altre armi a casa di un suprematista bianco a Fiano Romano, ma residente con i genitori al Villaggio Olimpico.