Cinquecento euro estorti con le minacce ad un compagno di scuola disabile: è l’accusa ipotizzata dai carabinieri di Pontecorvo nei confronti di un sedicenne che frequenta una scuola superiore della città.
Approfittando delle condizioni del compagno gli avrebbe venduto un telefono cellulare e delle cuffiette che però non funzionavano ma avrebbe preteso comunque cinquecento euro più altri soldi che il ragazzino era costretto a portargli. Ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati i genitori. Hanno scoperto che il figlio veniva minacciato e hanno così avvisato i carabinieri.
Dalle indagini è emerso che a prendere di mira il ragazzo era un 16enne di Roma che era stato posto in una casa famiglia di Pontecorvo, in provincia di Frosinone, per un altro reato. Ora è accusato di estorsione aggravata. E’ stato inviato un rapporto alla Procura dei Minori che ha disposto il trasferimento del 16enne in una comunità di recupero.