Questo è un omicidio di stato? “A Viso Scoperto” puntata del 03/06/2024.
Elisabetta Stellabotte interviene al termine della presentazione del libro di Roberto Speranza, Elisabetta Stellabotte è una delle tante persone che hanno perso un parente nell’era Covid che non si danno spiegazioni, ritengono che i loro cari siano vittime di un omicidio di stato, tira fuori la foto del padre e si rivolge all’ex ministro: ‹‹non è stato detto da nessun politico ci dispiace. Io voglio parlare a lei come uomo, non come medico o ex ministro, per questo mi sono anche tolta la giacca››, tira fuori la foto del padre e prosegue
I nostri cari sono morti di omicidio di stato?
‹‹Questo è mio padre, la domanda non gliela faccio io gliela fa mio padre Antonio, 77 anni, che dà voce a 200 mila vittime. Lei ha fatto un libro che si intitola “Perché guariremo”, Antonio le altre 200.000 vittime, e attenzione io parlo con la cartella clinica in mano letta e periziata dal medico legale, che dice che mio padre è entrato in ospedale per un innalzamento diabetico e dopo 10 giorni è uscito in un sacco nero perché è stata somministrata un’eutanasia. Midazolam e morfina con dose 4 volte maggiorata, Antonio vuole chiederle non perché guariremo ma perché sono morto? E insieme a lui lo chiedono altre 200.000 vittime dei protocolli sbagliati, purtroppo in quel momento e lei era ministro per questo faccio la domanda a lei ma potrei farla qualsiasi altro politico, io l’ho sentita parlare di soldi, di sanità ma non li ho sentito dire un “mi dispiace” per queste persone. Come familiari delle vittime abbiamo chiesto più volte un confronto, non è stato detto da nessun politico ci dispiace per quello che è successo. La domanda che pongono 200.000 vittime è questa: “ma in realtà noi perché siamo morti? Per un protocollo che è stato dimostrato scientificamente essere inefficiente? E ci sono medici che possono provarlo, quindi noi possiamo dare la colpa a chi? Al ministero della salute oppure dobbiamo darla ai medici e agli infermieri che hanno eseguito questo protocollo?” mio padre mi è stato restituito un sacco nero, lei ha tolto la dignità nella morte, i protocolli erano i suoi qualcuno deve prendersi la responsabilità››.
A questo punto qualcuno dal palco ride e la Stellabotte li incalza: ‹‹Non dovete ridere, la cosa aberrante è che avete il sorriso sulla bocca, invece voi dovreste fare un atto di umiltà abbassare la testa e dire “perdono, scusate”, noi non abbiamo bisogno di risposte, le risposte le abbiamo già nelle nostre cartelle cliniche, noi abbiamo bisogno di riconoscimenti, non sono morti di covid chiamate le cose con il loro nome sono morti di omicidio di Stato››. Nel video la risposta di Speranza che scarica la responsabilità dei protocolli sulla comunità scientifica e ribadisce il tormentone secondo cui in Italia i vaccini avrebbero salvato la vita a 180 mila persone, ma non risponde alla domanda: “I nostri cari sono morti di omicidio di stato?”.
Resta un accusa pesantissima dei parenti delle vittime: “Questo è un omicidio di stato?”
“A Viso scoperto” va in onda tutte le sere, dal lunedì al venerdì, alle 23.00, in replica il giorno successivo alle ore 11.00 escluso il sabato mattina. Contatti: avisoscoperto@radioroma.it