In questa puntata di Extra riflettori puntati sull’esito delle elezioni europee e sui possibili scenari a livello internazionale.
Se il sentimento degli elettori sembra spostarsi verso destra, al momento sembrano più probabili ripercussioni all’interno dei singoli stati più che sugli equilibri interni all’Unione Europea dal momento che la presidente uscente, Ursula Von Der Leyen, sta già avviando i primi contatti per stringere nuove alleanze in vista di un suo secondo mandato ai vertici della Commissione Europea.
I conservatori avanzano nelle elezioni europee con risultati notevoli, come il boom di Marine Le Pen in Francia che porta il presidente Macron a sciogliere l’Assemblea nazionale e a indire nuove elezioni così come in Belgio il premier Alexander De Croo ha rassegnato immediatamente le dimissioni mentre i balzi elettorali delle forze di destra stanno già mettendo in discussione gli equilibri politici in Germania e in Austria.
In Italia, il partito di Giorgia Meloni cresce rapidamente e la coalizione di governo guadagna terreno, mentre il Pd di Elly Schlein raddoppia il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. In sintesi, la premier trionfa nuovamente e Fratelli d’Italia si conferma il primo partito, superando i risultati delle ultime elezioni politiche.
Le elezioni europee sono favorevoli a Fratelli d’Italia, che migliorano rispetto al 26% di settembre 2022, arrivando secondo le proiezioni quasi al 29%, consolidando così la leadership di Meloni. “Ci siamo visti qui quasi due anni fa, ed era una bella notte. Questa è ancora più bella”, dice Meloni, interpretando il voto come un segnale di supporto degli italiani a proseguire. Riguardo agli avversari, ironizza sulla segretaria del Pd Elly Schlein, “ci hanno visto arrivare ma non sono stati in grado di fermarci”.
Anche Forza Italia celebra il suo successo, attestandosi vicino al 10%, come indicato dal segretario Antonio Tajani, che dedica la vittoria al Presidente Silvio Berlusconi. Invece, in casa Lega l’umore è decisamente meno festoso: Matteo Salvini, con il partito intorno al 9%, difende la scelta di candidare Roberto Vannacci, che ha ottenuto quasi mezzo milione di preferenze.
Nel campo dell’opposizione, Pd e Avs sono i più soddisfatti: al Nazareno, dove Schlein si presenta con una chitarra, l’esito delle elezioni (24,5%) è visto come positivo e una dimostrazione che esiste un’alternativa, secondo Igor Taruffi del Pd. Anche Avs esulta, con le proiezioni che li danno al 6,7%, portando Ilaria Salis al Parlamento Europeo.
Il M5s, invece, scende sotto il 10%, con Giuseppe Conte che definisce il risultato “deludente” e promette una riflessione interna. Infine, Azione di Carlo Calenda e la lista Stati Uniti d’Europa di Emma Bonino e Matteo Renzi non superano la soglia del 4% e non dovrebbero eleggere nessuno all’Europarlamento.