“Particolare attenzione è rivolta a impedire che soggetti estranei al mondo universitario possano infiltrarsi nelle manifestazioni al solo scopo di strumentalizzare il dissenso, alimentando forme di violenza che, per loro natura, sono incompatibili con la libera manifestazione del pensiero”.
Così il Viminale al termine della riunione di ieri del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, alla presenza del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, con la partecipazione del vicepresidente della Conferenza dei rettori, Francesco Bonini e dei vertici delle forze di polizia e dell’intelligence.
“È stato effettuato un attento monitoraggio delle numerose manifestazioni che, dopo la crisi in medio oriente, stanno interessando gli atenei italiani, e nel corso delle quali solo in un numero limitato di casi si sono registrate criticità.
Durante l’incontro è stata evidenziata la proficua collaborazione tra rettori e rappresentanti delle forze dell’ordine, grazie alla quale è stato possibile limitare le tensioni”, fa sapere il Viminale. Particolare attenzione sarà riservata a La Sapienza di Roma, specie dopo le ultime contestazioni. Solo venerdì scorso c’è stato il corteo degli studenti che hanno tentato di raggiungere gli Stati generali della natalità in via della Conciliazione, respinti però dagli agenti in tenuta antisommossa. Il giorno successivo si è concluso, al termine della manifestazione pro-Palestina, con un presidio notturno dei collettivi fuori dalla Sapienza che volevano rientrare nelle tende montate sul pratone. Infine, solo nelle ultime ore, scritte per Gaza sui muri dell’università, silicone nelle porte del rettorato e la breve contestazione alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in visita a Roma.