Per potenziare la sanità del Lazio il governatore Francesco Rocca ha annunciato, al termine dell’incontro con i sindacati, un piano sanitario per la sanità regionale che preveda assunzione di personale, il più grande investimento sul settore pubblico degli ultimi 20 anni. L’intervento più incisivo sarà nei settori dell’emergenza e dei pronto soccorso, ma anche in quello della diagnostica, in modo da tentare di abbattere le liste d’attesa, ancora troppo lunghe nonostante l’ingresso – a inizio 2024 – della totalità delle agende dei privati convenzionati nel Recup. Saranno 9.700 i nuovi ingressi tra camici bianchi e altre professionalità entro il 2025, anno in cui la Capitale ospiterà il Giubileo e quindi milioni di pellegrini. Un incremento complessivo del 17 per cento. Ieri Rocca ha firmato tutte le autorizzazioni, il piano è operativo da subito, giusto il tempo di provvedere ai concorsi» che «saranno azienda per azienda. Il personale sanitario passerà dagli attuali 53mila impiegati ai futuri 62. 600, con un investimento di 466 milioni. In termini di risorse umane, gli investimenti più consistenti (più della metà) andranno al settore dell’emergenza. Negli ospedali romani infatti su 2.752 assunzioni 1.553 saranno destinate ai pronto soccorso di San Giovanni e San Camillo (dove ieri è stata inaugurata la nuova stroke unit), Policlinico Tor Vergata e Sant’Andrea, ma anche Spallanzani e Ifo, e saranno così suddivise: 242 medici di medicina d’urgenza e 166 anestesisti. Verranno poi assunti 1.145 infermieri, di cui 400 solo al Policlinico Umberto I.