Sono tornate le tende sul pratone dell’università La Sapienza di Roma, questa volta sulla scia della mobilitazione partita dagli Stati Uniti.
A montarle in cerchio – almeno una decina – sono stati gli studenti e le studentesse al termine di un’assemblea pubblica organizzata dai collettivi e dalle organizzazioni studentesche il cui scopo era continuare a “costruire la mobilitazione universitaria”.
Intorno a un albero è stata legata una bandiera della Palestina. Verrà montato anche un gazebo.
“Vorremmo venisse la rettrice anziché la polizia”, ha dichiarato Francesco del Coordinamento Collettivi Sapienza parlando del presidio che rimarrà sicuramente fino al Senato accademico. Durante queste giornate ci saranno diverse iniziative, cineforum, una cena palestinese. Gli studenti vorrebbero anche un momento di incontro con i docenti del comitato Sapienza per la Palestina. Ci sarà poi uno spazio di costruzione ed elaborazione.
L’invito è “alla città” perché, spiega ancora Francesco, “vorremmo fosse aperto a tutti”. Tra le persone che aiutano i ragazzi a montare le tende anche un ex ricercatore del Cnr, che ha passato metà della sua vita alla Sapienza, per questo ha deciso di aderire alla mobilitazione per la Palestina.