Continua la protesta degli studenti universitari della Sapienza contro gli attacchi di Israele in Palestina. I ragazzi, ormai da mesi, manifestano la loro posizione a sostegno di Gaza e chiedono alla rettrice Antonella Polimeni di prendere una netta posizione contro la guerra e interrompere ogni rapporto di cooperazione internazionale con Israele. Accampamenti non autorizzati, cortei e occupazioni si ripetono. Oggi è in programma una nuova adunata sul pratone della Sapienza, alle 17, «per continuare a costruire insieme la mobilitazione studentesca e il boicottaggio accademico! Fino alla vittoria!», si legge sul profilo Instagram il Movimento degli studenti palestinesi.
Poi l’invito: «Tende contro il genocidio a Gaza. Tenetevi liberi». E ancora: «Al grido di “Student’s Intifada” da ogni latitudine del mondo l’ondata di solidarietà studentesca con il popolo palestinese è sempre più potente e globale – si legge nel post condiviso anche da Cambiare Rotta e dai collettivi della Sapienza – la storia si sta scrivendo adesso, e gli studenti di tutto il mondo sanno bene da che parte stare». Gli fanno eco i giovani di Rete della conoscenza e dei Link universitari: «La ministra dell’Università Anna Maria Bernini ha convocato per il 13 maggio un comitato congiunto con ministero dell’Interno e Rettori Universitari contro le proteste in università solidali col popolo palestinese, ma noi non ci fermeremo!». L’intenzione, dunque, è di continuare a manifestare finché le richieste degli studenti non saranno esaudite.