Nel Lazio mancano i «Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali» per i 60mila malati di epilessia: se ne parla dal 2005, ma solo in 4 regioni (Veneto, Lombardia, Toscana e Emilia Romagna) sono stati istituiti per aiutare chi soffre di questa malattia. Tra i problemi da affrontare l’accesso tempestivo alle cure, sin dall’esordio della patologia, la resistenza ai farmaci per un paziente su tre e la transizione dalle cure pediatriche a quelle dell’adulto. I Pdta sono percorsi di assistenza integrata elaborati, sulla base di linee guida, dalle aziende sanitarie ed erogati a livello ambulatoriale, ospedaliero o territoriale – hanno precisato gli esperti -. E servono per definire con precisione le modalità, le tempistiche e la sequenza di procedure da mettere in atto dopo la presa in carico di una persona con una specifica patologia. Mancando questi percorsi, soprattutto fuori Roma, il malato di epilessia finisce spesso per doversi affidare al neurologo di turno.