Sono continuate senza sosta da ieri le operazioni di spegnimento dell’incendio divampato nella discarica abusiva ad Ardea, vicino Roma. Si sta lavorando anche per spostare i cumuli di rifiuti bruciati.
Attualmente, fanno sapere i vigili del fuoco, sono impegnati tre mezzi Aps, tre autobotti più una kilolitrica, con il supporto del personale Gos con l’utilizzo di mezzi movimento terra (ruspe, escavatori e pale meccaniche) più il cannone robotizzato lancia schiumogeno (Luf).
La situazione resta dunque sotto stretta osservazione. Secondo Legambiente si tratta dell’ennesimo disastro ambientale causato dalla “mala gestione dei rifiuti”. Per Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, “quel fumo nero, pieno di diossine e di impatti per la nostra salute, è generato da un sistema di smaltimento dei rifiuti e di rigenerazione della materia prima seconda che deve fare passi da gigante, perché se continua a mancare il circuito virtuoso dell’economia circolare, si continuano a lasciare spazi immensi a chi smaltisce illecitamente: le conseguenze sono anche e soprattutto momenti di impatto ambientale terribile come questo ultimo incendio”.