Sembrava un suicidio, poche ore dopo invece la svolta, si è trattato di un femminicidio. Angelina Cristiane De Souza Soarez, italo-brasiliana di 46 anni, appena assolta ad Ascoli Piceno in un processo per spaccio di droga, è stata trovata morta ieri all’alba davanti a un palazzo in parte occupato abusivamente in via Marino Fasan, a Ostia, nel feudo dei clan come quello degli Spada. La donna è caduta dal quarto piano. Ma non per un gesto volontario o per un incidente: secondo la polizia, che ieri sera lo ha sottoposto a fermo, è stata buttata di sotto dal compagno, un rumeno di 41 anni, trovato sempre nell’edificio dai primi agenti intervenuti sul posto.
I due, che non sembra fossero collegati alla malavita di quartiere, abitavano in un alloggio abusivo, pagando il sub affitto a una persona che sarebbe stata identificata da chi indaga. «Lo sentivamo gridare di continuo, litigava sempre con lei», hanno raccontato alcuni residenti di via Fasan. Il sospetto è che Angelina sia stava spinta oltre il davanzale durante un confronto violento fra i due. Forse voleva fuggire ma non è riuscita a mettersi in salvo.