Oggi, 3 aprile, di 20 anni fa, se ne andava una delle più ricche e variegate artiste della musica italiana. Conosciuta per le meravigliose interpretazioni canore in stile romanesco, Gabriella Ferri ha letteralmente trasformato il genere folk…“Non solo Roma ma anche Napoli; non solo musica, ma anche teatro; non solo l’antico fascino del volgo, ma un lavoro raffinato di ricerca musicale, dal valore quasi antropologico. Non solo interpretazione, bensì un cervello creativo: fu infatti una delle prime donne in Italia a firmare i propri brani, che affiancava poi ai grandi classici della tradizione. Ultima ma non ultima, la passione per la musica latina, che le ha permesso contaminazioni rimaste irripetute dalle nostre parti”.
Nasce nel 1942, il 18 settembre a Testaccio. Inizia a lavorare come venditrice di lamette per il viso…poi un giorno qualcosa è accaduto e la sua voce è rimasta per sempre incastonata anche nel cuore di Roma. Tra i principali successi indubbiamente “La società dei magnaccioni”, “Stornelli Romani”, “Dove sta Zazà”.
Proprio oggi, 3 aprile, di 20 anni fa, ci lasciava cadendo dal balcone della casa in cui si era ritirata a Corchiano. Non ci è dato sapere la verità su quell’istante durato pochi secondi ma che risuona ancora dopo 20 anni. Ciò che è importante è cosa Gabriella ha realizzato in vita e l’immensa eredità musicale che ha lasciato apprezzare anche alle nuove generazione.