Un ordigno, risalente al bombardamento sul capoluogo del 1944, è stato ritrovato qualche giorno fa durante gli scavi in un cantiere edile alla periferia di Viterbo. Si tratta di una bomba del peso di quasi due tonnellate, di cui 1,3 tonnellate di solo tritolo.
Il d-day per le operazioni di rimozione dell’ ordigno bellico è stato fissato per martedì 7 maggio. Quella mattina oltre 30 mila viterbesi che risiedono in un raggio di 1800 metri dal luogo del ritrovamento dovranno essere evacuati fino al termine delle operazioni di bonifica.
Ad annunciarlo ieri pomeriggio durante una conferenza stampa congiunta il prefetto di Viterbo Gennaro Capo e la sindaca Chiara Frontini.
“Sarà un’operazione importante e complessa – ha spiegato il Prefetto – ma abbiamo il tempo sufficiente per organizzarla al meglio, per garantire la massima sicurezza e i minori disagi per la popolazione.
Un raggio di 1800 metri dal punto del ritrovamento, implica un evacuazione di circa 30 mila persone, quindi ecco perché c’era bisogno di un tempo sufficiente per organizzare al meglio le operazioni.