Da una vita che si spegne, di soli sei anni, ad altre vite che rinascono, ben sette. Tutto si è svolto nel reparto di Terapia intensiva della Pediatria dell’Umberto l dov’era ricoverato Giacomo Savelli, sei anni, con una patologia, presto diventata fatale. I genitori di Giacomo hanno infatti acconsentito alla donazione degli organi. In una lettera Gustavo Spadetta, responsabile del coordinamento Donazione prelievi d’organo e trapianti dell’ospedale universitario, spiega che “I giovani polmoni hanno ridato respiro a un piccolo di Bergamo; il fegato e il cuore hanno salvato la vita a un altro bambino e a un neonato di Torino; grazie ai reni prelevati, un bimbo di Padova e un altro di Genova hanno riacquistato una vita piena e quanti hanno ricevuto le cornee recupereranno la vista per sempre”.
“A lenire il nostro dolore”, confida Anna Maria De Marco, la mamma del piccolo donatore, “resta la gioia di aver potuto restituire pienezza di vita ad altri bambini”. “Quanti hanno conosciuto Giacomo – continua – sanno bene della sua generosità, nonostante la sua età”. Insieme, i genitori, commossi, fanno un appello, affinchè ”Cresca la donazione degli organi per salvare tante vite dalle menomazioni e dalla stessa morte”.