Basta ulteriori limitazioni per i noleggi con conducente. E’ quanto chiedono le principali associazioni del settore noleggio con conducente che ieri hanno dato vita a una protesta nazionale in piazza della Repubblica a Roma a cui hanno partecipato alcune centinaia di autisti e che hanno inviato i motivi della manifestazione in una lettera a tutti i parlamentari delle Commissioni Trasporti di Camera e Senato perché “a rischio ci sono oltre 25 mila imprese di Ncc e circa cinquantamila operatori del settore”. I noleggiatori chiedono anche un incontro al ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Una protesta “strumentale alimentata dagli interessi della multinazionale Uber, da sempre contraria a qualsiasi forma di regolamentazione”, l’hanno definita i sindacati dei tassisti. Sulla stessa scia La ConfNoleggio: “Chi manifesta contro il governo in materia di trasposto non lo fa per salvaguardare i diritti ma contro chi opera nella legalità” spiegano. Le richieste dei noleggiatori si riferiscono in particolare “all’obbligo per i vettori Ncc di attendere un’ora tra la fine di un servizio e l’inizio di un altro (la media europea è di soli 5 minuti), al divieto di usare qualunque forma di intermediazione (dalle piattaforme alle agenzie di viaggio ai consorzi sanitari), all’obbligo per ogni viaggiatore di comunicare preventivamente l’orario e il percorso del servizio (con evidente danno alla privacy).