Ancora un’aggressione contro il personale scolastico, contro un preside nell’ultimo caso avvenuto a Roma, massacrato di botte dal patrigno dell’alunno che era stato sospeso. Così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, nell’augurare una «pronta guarigione» al dirigente, ha deciso di intervenire avviando una indagine. L’aggressione è avvenuta Venerdì scorso in una scuola paritaria nel quadrante nord di Roma, l’istituto San Gabriele alla Giustiniana, un vero e proprio pestaggio contro il preside Raimondo Pietroletti, massacrato di botte e poi medicato con 90 giorni di prognosi. Quel venerdì, a scuola, il dirigente scolastico era impegnato in una riunione, quando il patrigno dell’alunno sospeso ha fatto irruzione, assieme al figlio piccolo, all’interno del suo ufficio. Subito l’uomo ha cominciato a inveire contro il preside, minacciandolo e intimandogli di cancellare il provvedimento contro l’alunno, sotto provvedimento disciplinare per aver preso a male parole un insegnante. Un’aggressione verbale che dopo poco, quando il preside ha confermato la sanzione nei confronti del ragazzo, è sfociata in violenza fisica. Gli insegnanti presenti, dopo aver cercato di calmare l’uomo, hanno chiesto aiuto alle forze dell’ordine. La scuola, un istituto cattolico fondato nel 1929 e abbastanza noto nell’area nord di Roma, ha inviato una nota a tutte le famiglie per informarle sul caso. Molti i messaggi di solidarietà.