Roma, in questa Settimana Santa che porta alla Pasqua, vedrà l’arrivo di numerosi turisti, da tutto il mondo. Per questo motivo è necessario alzare il livello di guardia per scongiurare possibili attentati, dato quello che è accaduto anche a Mosca Venerdì, l’ennesima strage compiuta dall’Isis. Stamane al Viminale ha preso il via il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, è la seconda riunione da giovedì scorso: massima vigilanza sulle numerose cerimonie religiose in programma, a cominciare dalla Via Crucis di venerdì e dalla messa di domenica in piazza San Pietro, ma anche sui luoghi di grande affollamento e richiamo turistico. Stazioni ferroviarie, aeroporti, e poi musei, basiliche, siti archeologici, appuntamenti culturali, concerti. Perfino le processioni. Il livello di attenzione era già stato aumentato il 7 ottobre scorso, poche ore dopo l’attacco di Hamas contro Israele. Ai prefetti è stato chiesto di tenere sempre aggiornate le liste di obiettivi sensibili: sono circa 28 mila su tutto il territorio nazionale, 250 dei quali di prima fascia. Non solo ebraici e israeliani, ma anche ambasciate occidentali, così come legati all’Ucraina e alla Russia, per non contare quelli nel mirino di antagonisti. Faro sull’elenco aggiornato dei foreign fighters, sulle chat collegate ad ambienti estremisti, su chi radicalizza in carcere e utilizzando i social. Nel 2023 sono state espulse 95 persone pericolose per la sicurezza, quasi la metà dopo il 7 ottobre. Per altre 26 è scattata l’accusa di terrorismo internazionale. Operazioni frutto anche della collaborazione con i servizi di sicurezza stranieri, compresi quelli nordafricani.