L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) italiana ha comminato una multa di 10 milioni di euro a tre società del gruppo Bytedance, proprietario di TikTok. Le accuse mosse contro la piattaforma social sono gravi: non aver adottato misure adeguate per proteggere i propri utenti, in particolare i minori, dalla diffusione di contenuti pericolosi che possono minacciare la loro sicurezza psico-fisica.
L’indagine dell’Antitrust ha portato alla luce la presenza sulla piattaforma di video che mostrano sfide, comportamenti scorretti e fenomeni preoccupanti, come la “sfida della cicatrice francese”, in cui i bambini si pizzicano le guance fino a creare lividi. L’accusa principale è che TikTok non abbia implementato sistemi di controllo efficaci per monitorare e rimuovere questi contenuti, violando le linee guida che la stessa azienda ha pubblicato per rassicurare gli utenti sulla sicurezza della piattaforma.
L’algoritmo di profilazione di TikTok è stato messo sotto accusa per la sua natura manipolativa. Secondo l’AGCM, l’algoritmo ripropone in modo sistematico contenuti “potenzialmente pericolosi” nelle sezioni “Per Te” e “Seguiti”, con l’obiettivo di aumentare il tempo che gli utenti trascorrono sulla piattaforma e massimizzare i guadagni pubblicitari. Questo comportamento, però, non tutela gli utenti più vulnerabili, come i minori, che rischiano di essere influenzati negativamente da contenuti inappropriati.