I biodigestori che servono a Roma per lo smaltimento dell’organico si faranno. È on line il bando per i due impianti di trattamento previsti a Casal Selce, in XIII municipio, e a Cesano all’estremo del XV. Entrambi i bandi, dal valore di 100 milioni di euro l’uno, comprendono la progettazione, realizzazione e gestione per 12 mesi degli impianti, con termine ultimo fissato per il completamento dei lavori e delle installazioni impiantistiche al 1 giugno 2026. Tratteranno in totale 200mila tonnellate di rifiuti organici, prevedendo da essi la produzione di biometano e ammendante compostato misto. Resta fuori una quota da trattare per la quale Ama sta cercando di acquistare un terreno dove realizzare un terzo biodigestore. Intanto però a Roma nord si riaccende la protesta. Quel quadrante della città, dove insistono già i depositi di scorie nucleari dell’Enea Casaccia, le antenne di Radio Vaticana e il depuratore Acea, si dice inidoneo ad ospitare l’impianto di compostaggio. Il municipio XV, guidato dal presidente dem Daniele Torquati, si è più volte espresso in questo senso.