Oggi a Connection si parla (anche) di Chiara Ferragni, non per le vicende su pandori e famiglia ma dell’essere stata una delle prime blogger e influencer di un social che, addirittura, ha anticipato Facebook.
Chiara Ferragni e i social
Nel 2009 nasce The Blonde Salad con la sua declinazione Instagram, ma la Ferragni era diventata famosa online già dal 2005 come ha dichiarato in un podcast «C’era questo sito su cui è iniziato tutto, quando avevo sedici, diciassette anni, che era Duepuntozero».
Duepuntozero, il social italiano
Duepuntozero tra il 2004 e il 2009 è diventato molto famoso tra i giovani italiani, soprattutto in Lombardia. Prima di essere cancellato per errore e sparire per sempre, arrivò ad avere mezzo milione di utenti e diventando il nono sito più visitato in Italia. L’idea era di due ragazzi milanesi, che ai tempi avevano 16 anni, facevano il liceo a Milano e non ci guadagnarono mai niente.
La nascita di Duepuntozero
Una utente ha raccontato “La dinamica era molto simile a quella di Instagram: ognuno aveva la propria pagina, poteva pubblicare le proprie foto e ricevere i like”. Il creatore Martino Di Filippo, al tempo liceale appassionato di informatica, a fine 2003 aprì il sito insieme a un amico, Andrea Turati. I due si dividevano la parte tecnica e la parte di PR perchè era appunto PR di una discoteca. In quello stesso periodo negli Stati Uniti stava nascendo Facebook, ma dovevano passare quattro anni prima che cominciasse a diffondersi in Italia.
I social prima di Facebook
Ai tempi si usavano MSN, una chat e MySpace. Il nome di questo social italiano deriva dalla versione 2.0 di un sito che ufficialmente era di un negozio ma dove i ragazzi andavano a scriversi in una chat per decidere dove andare il sabato pomeriggio. In duepuntozero mera possibile caricare le proprie foto, nel senso che gli utenti mandavano a Di Filippo le foto via chat e lui le metteva online.
Successivamente gli utenti di Duepuntozero potevano costruire un proprio profilo fatto con nickname, informazioni personali e foto, fino a 24. Si potevano aggiungere gli utenti alla propria lista di amici, e si trattava di qualcosa di molto simile a un follow su Instagram. Si potevano lasciare commenti e mettere i like alle foto, che però lì si chiamavano “fave”, dall’inglese favourite.
Dove era conosciuto Duepuntozero
Il meccanismo di Duepuntozero generava una classifica degli utenti con più seguito e Chiara Ferragni è proprio qui che ha cominciato a fare numeri. Il social ha riscosso grande successo tra Milano, Roma, Bergamo, Torino, Brescia, Genova e Napoli.
Dopo qualche banner e offerte per venderlo nel 2009 Di Filippo a 22 anni, decise di mettersi in società con altri ma un giorno, poco dopo aver messo online una nuova versione del sito, una persona della società cancellò per errore tutte le copie del sito esistenti. Duepuntozero andò offline e il creatore decise di abbandonare l’idea.
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