Il buongiorno si vede dal mattino, cosi dicono, noi lo vediamo da Breaking Bed e Rush che fa suonare la sveglia presto su Radio Roma. Dopo i primi saluti arrivano i titoli del giorno, fare puntati sulla manifestazione di Pisa poi Roma, con le “manganellate” prese di mira da tutti, c’è come sempre chi si schiera da una parte chi dall’altra, in ogni modo, come dice il nostro conduttore, la violenza non è mai la strada giusta per ottenere qualcosa.
Le parole di Mattarella sono sacrosante, ci mancherebbe altro, è sempre un «fallimento» quando si arriva allo scontro, nessuno lo mette in dubbio, esistono diversi interessi, anche costituzionali, da tenere in considerazione, il diritto di manifestare, se pacifico, ma allo stesso tempo il dovere di far rispettare le regole, proteggere obiettivi sensibili, rispondere a precise norme sulla sicurezza pubblica. Interessi che vanno visti nel loro insieme. E che devono coesistere, cosa che evidentemente in Toscana non è avvenuta. Meloni parte da un concetto, sempre rivendicato nel corso degli anni, un pensiero che fa parte del codice genetico del partito che ha fondato: «Il diritto di manifestare è sacro, io stessa ho fatto mille manifestazioni, ma se si violano le regole, se il diritto si trasforma in atti, atteggiamenti, azioni non pacifiche, allora occorre sempre difendere il dovere delle forze dell’ordine di far rispettare le norme».
Si arriva poi alla domanda del giorno, Rush racconta di un video trovato sul social cinese TikTok dove una ragazza non sa se dire la verità in base ad un tradimento svelatogli. Da qui il conduttore ha chiesto a tutti se sono in grado di mantenere un segreto o se questa cosa li logora internamente.
Anche diversi studi hanno confermato che mantenere un segreto fa male al nostro corpo, aumenta l’ansia in base alla gravità di ciò che si nasconde. I partecipanti a uno studio, condotto dagli esperti dell’Università dell’Arizona, hanno invece ammesso di aver rivelato i segreti altrui in media nel 30% dei casi. Insomma, quasi un segreto su tre è venuto alla luce in violazione alla consegna del silenzio. Ma la propensione a mancare alla riservatezza è tanto maggiore quanto meno si ha stima della persona che si è confidata con noi. I segreti rivelati da parenti o amici intimi, ad esempio, venivano alla luce solo nel 26% dei casi. Insomma: conservare un segreto dipende molto anche da chi ce lo confida.
La puntata si chiude con un’app di dating, non molto conosciuta in Italia, che si chiama Catholic Match, sito di incontri e oggi anche app di dating per cattolici. O almeno, per cattolici single. Che ci crediamo o no è anche appoggiata dalla Chiesa che non denigra la conoscenza di altre persone purché sia fatta per scopi relazionali.