Nel Lazio c’è la più bassa percentuale di famiglie in povertà rispetto alla popolazione: il 5,5% a fronte di una media nazionale del 12,2%. Quindi meno della metà che nel resto d’Italia. A certificarlo sono i dati del «Welfare Italia index 2023», un monitoraggio che prende in considerazione le politiche sociali, la sanità, la previdenza e la formazione e consente di identificare a livello regionale le aree di criticità su cui è necessario intervenire. L’iniziativa è nata dal gruppo Unipol in collaborazione con «The European House – Ambrosetti». Il Lazio si colloca al 6° posto nella classifica nazionale che misura l’efficacia e la capacità di risposta del welfare, mentre andando a vedere gli indicatori di spesa ottiene complessivamente un punteggio di 81,1 , posizionandosi al quarto posto. Il Lazio si conferma al secondo posto per la spesa media per gli asili nido, investendo 12.819 euro ad utente, rispetto al valore medio nazionale di 8.913 euro, ed è quarta in classifica per posti autorizzati negli asili: 34,5 ogni 100 bambini tra i zero ed i due anni, anche se è pur sempre meno delle necessità. Ma è poi in prima posizione per contributo medio alle forme pensionistiche integrative, che è pari al 9,5% del reddito medio rispetto ad un valore medio italiano del 7,3%, mentre i contributi sociali riscossi dagli enti di previdenza, in rapporto al reddito e al Pil regionale, sono il 18,2% rispetto al 14,2% della media italiana.