Continuano i casi di morti improvvise tra le forze dell’ordine. SNAP, sindacato nazionale appartenenti alla polizia, ha denunciato il problema scrivendo una lettera indirizzata a Ministero dell’Interno e Capo della Polizia. Da inizio anno – si legge nella missiva – “sono avvenuti oltre 10 decessi nelle fila della sola Polizia di Stato, senza contare i numerosi decessi tra le altre Forze dell’Ordine”. “In soli due giorni (25 e 26 gennaio 2024) si sono registrati addirittura 5 decessi, solo tra gli appartenenti alla Polizia di Stato”.
Il sindacato ha evidenziato che nel periodo post Covid e post vaccinazione si è registrato – e continua a registrarsi – un numero considerevole e preoccupante di decessi all’interno di una categoria “particolare”, per l’appunto le Forze di Polizia, che rispetto alla collettività risultano essere indubbiamente sottoposte a dettagliati e maggiori controlli psico-fisici sin dall’arruolamento.
I decessi si stanno verificando “anche tra giovani colleghi sportivi”, ha denunciato il sindacato di polizia.
La lettera ha messo in luce anche un problema spesso taciuto: l’elevato numero di problemi a carico dell’apparato cardiovascolare, neurologico, motorio e respiratorio. I poliziotti spesso evitano di rendere note queste problematiche di salute per il timore di essere sospesi dal posto di lavoro o addirittura di perdere il lavoro.
Con la lettera il sindacato ha avanzato una richiesta al ministero dell’Interno; un monitoraggio del numero di poliziotti deceduti per malore improvviso, cause naturali, malattie e altre ragioni in un arco temporale di 8 anni – dal 1° gennaio 2024 al 27 gennaio 2024 – così da fare chiarezza e capire se l’aumento di morti improvvise degli ultimi tempi sia un’anomalia preoccupante che dovrebbe interessare indagini giudiziarie.
A “Camelot, una tavola rotonda per la Verità“, ospitiamo l’ingegnere Giovanni Trambusti per continuare l’analisi statistica dei dati sull’aumento della mortalità e Alessandra Casarin, una donna che ha perso il padre in ospedale durante il periodo delle restrizioni da Covid-19, una delle tante vittime di assurdi e disumani protocolli.