La manutenzione dell’edilizia nelle scuole laziali lascia molto a desiderare, con il risultato che il problema della sicurezza per gli alunni si fa sempre più evidente. A Settembre, alla ripresa delle attività scolastiche, i presidi avevano denunciato gravi carenze nel 50 per cento delle scuole di Roma. E la fotografia scattata dalla Uil Lazio non si discosta di molto. Il sindacato ha infatti documentato le precarie condizioni in cui si trovano a vivere quotidianamente oltre 714mila studenti della regione. Si va dai bagni distrutti ai rifiuti abbandonati; impalcature issate persino dentro le aule in cui gli studenti frequentano le lezioni; porte e finestre divelte; banchi a rotelle lascito dell’era Covid che giacciono inutilizzati e abbandonati nei corridoi; cortili inagibili e spazi verdi incolti. Per non parlare dei cornicioni pericolanti, dei controsoffitti crollati o danneggiati, delle scale antincendio bloccate e quindi non utilizzabili, muffe alle pareti in bella vista.
«Situazioni che in alcuni casi rappresentano un vero e proprio rischio igienico e per la sicurezza di studenti, insegnanti e di tutto il personale scolastico. Scuole che crediamo andrebbero sottoposte a importanti opere di ristrutturazione e manutenzione, prima che dall’emergenza si passi alla tragedia – hanno spiegato dalla Uil. Emblematico il caso dell’istituto Cine-Tv Rossellini di via della Vasca navale, dove qualche tempo fa si è staccata una finestra dal telaio in pieno orario scolastico.