La conta dei danni ora arriva ai genitori degli studenti che hanno occupato il liceo Virgilio. Attraverso una comunicazione sul registro elettronico diretta ai genitori si chiede infatti di contribuire ai danneggiamenti, che dovrebbero aggirarsi sugli undicimila euro, con una somma di 20 euro a nucleo. Una cifra minima per gli interventi più urgenti, dopo che la scuola aveva proposto un’alternativa (ma in parecchi avevano scelto una strada diversa).
“Le giornate che stiamo vivendo al liceo Virgilio sono state allo stesso tempo difficili e stimolanti – comunicava la preside Isabella Palagi a dicembre scorso -. Difficili, perché un plesso del nostro Istituto è tuttora occupato da una minoranza di studenti che ha deciso di chiudersi in maniera autoreferenziale dentro la sede di via Giulia, escludendo di fatto una fetta consistente delle loro compagne e compagni. Dall’altra parte però sono state anche giornate stimolanti, in cui abbiamo sperimentato un modo nuovo e intenso di vivere la scuola, con la progettazione delle attività di cogestione, testimoniando così che un modo diverso di pensare e vivere la scuola è possibile, senza bisogno di occuparla”
Per chi ha occupato, invece, per la prima volta richiamo scritto e 20 euro di penale; per i «veterani», invece, una convocazione da parte del Consiglio d’istituto, e un obolo che sarà forse ancora maggiore. I provvedimenti lasciano scontenti molti genitori, alcuni sono scesi in strada per protestare.