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Atto di disobbedienza contro le sanzioni (con D. Tutino, G. Mastruzzo, E.M. Ferrari, 23/01/2024)

 

Le sanzioni alla Russia, quelle che nel settembre 2022 secondo le parole di Mario Draghi avevano avuto un effetto dirompente sulla macchina bellica russa, sull’economia, addirittura la Russia faticava a produrre le armi.

“Le sanzioni che abbiamo imposto a Mosca hanno avuto un effetto dirompente sulla macchina bellica russa, sulla sua economia” … “L’esito del conflitto resta ancora imprevedibile, ma Kiev sembra avere acquisito un vantaggio strategico importante” ha aggiunto il premier a New York.

Parole clamorosamente smentite dai fatti, dalla realtà, l’economia russa va a gonfie vele e la sua industria bellica funziona a pieno ritmo e anzi ha accelerato e ampliato la produzione di armamenti. Chi invece soffre, proprio a causa delle sanzioni, è la UE con prezzi dell’energia e bollette alle stelle, economia in recessione, inflazione galoppante, calo della produzione e deindustrializzazione. Ma già nell’aprile 2022 “Super Mario” aveva mostrato al mondo il suo lungimirante pensiero: “Preferiamo la pace o il condizionatore acceso?”. Come se la pace c’entrasse qualcosa con il prezzo dell’energia o con il tenere il condizionatore acceso. In ogni caso gli italiani i condizionatori e i termosifoni se non li hanno spenti, ne hanno limitato l’uso, ma nonostante questo i prezzi delle bollette sono schizzati alle stelle. Quindi si potrebbe dire che abbiamo rinunciato ai condizionatori, ma della pace non c’è nemmeno l’ombra, questo anche perché non si può fare la guerra per cercare la pace e inviare armi o applicare sanzioni equivale a fare la guerra.

In ogni caso Mario Draghi a mentire agli italiani deve averci fatto il callo, come non ricordare il “Non ti vaccini ti ammali e muori o fai morire”? Niente di più falso, si sapeva da tempo e oggi è una certezza: i vaccini anti Covid non prevengono la malattia e non prevengono la trasmissione, non a caso i vaccinati si sono ammalati, hanno fatto ammalare e purtroppo qualcuno è anche morto di Covid.

La nostra disobbedienza è una missione di pace

Le sanzioni, oltre ad essere un atto chiaramente illegittimo, anche in virtù del fatto che l’Ucraina non è un paese NATO e nemmeno UE, quindi non è un nostro alleato, sono un chiaro atto di guerra, non di pace, che al pari delle armi che inviamo (che vengono utilizzate anche contro i civili), non fanno altro che prolungare questa guerra e la scia di odio, sangue e distruzione che porta con sé. Da qui l’iniziativa di Davide Tutino, Giuseppe Mastruzzo e Don Diego Minoni: violare apertamente le sanzioni ed essere pronti a subirne le conseguenze. In questa puntata ne parliamo con Davide Tutino, Giuseppe Mastruzzo ed Erminia Maria Ferrari. Giuseppe Mastruzzo, PhD è direttore dell’International University College di Torino. Dal 2013 al 2021 è stato membro del consiglio accademico del dipartimento di Public Policy della Scuola Superiore di Economia della Federazione Russa a Mosca. È socio di Generazioni Future, la cooperativa che nel 2023 ha lanciato i referendum contro l’invio di armi in Ucraina e contro la privatizzazione della sanità. Del referendum avevamo parlato qui e qui.

Questo il post che annuncia l’iniziativa:

OSSERVIAMO da Trieste l’iniziativa LA NOSTRA DISOBBEDIENZA

È UNA MISSIONE DI PACE.

In Russia per disobbedire alle sanzioni.

OSSERVIAMO e ricordiamo da Trieste ai nostri amici che fra un pò saranno in viaggio che a Trieste Trst Triest città deputata alla PACE da 8 anni questo striscione compare in varie manifestazioni e occasioni.

Da Trieste e il suo territorio Libero in amministrazione civile del governo italiano (memorandum Londra 1954) auguriamo un buon viaggio a Davide Tutino, Giuseppe Mastruzzo, Marzia di Sessa, Don Diego Minoni!

OSSERVIAMO; Dallo statuto permanente del Territorio Libero di Trieste

ALLEGATO VI del vigente ed a oggi cogente Trattato di PACE di Parigi del 1947:

Articolo 3.1: Il territorio Libero di Trieste sarà SMILITARIZZATO e dichiarato NEUTRALE.

31 Dicembre 2023

A fine gennaio partiremo per la Russia.

Giunti in Russia, Davide Tutino e Giuseppe Mastruzzo scambieranno i prodotti europei con quelli locali, in aperta disobbedienza alle sanzioni commerciali.

Per questo atto sono previsti da 2 a 6 anni di carcere, e da 25mila a 250mila euro di ammenda.

I professori Mastruzzo e Tutino saranno accompagnati da Marzia di Sessa, giornalista di 9Mq, e Don Diego Minoni, cappellano di questa missione di pace.

Occorre mettere fine a queste sanzioni, che colpiscono i popoli e rafforzano l’autoritarismo dei regimi in guerra.

Esse non sono finalizzate a costruire la pace, ma a ricostruire in seno all’Europa, tra Oriente e Occidente, un muro pagato col sangue degli ucraini e dei russi.

Perciò questa nostra disobbedienza è una missione di pace.

Occorre disobbedire a sanzioni che riducono l’Ucraina, l’Italia e l’Europa in miseria, determinando la militarizzazione del lavoro, l’asservimento dei lavoratori, e la trasformazione del Continente in una fabbrica d’armi e di soldati per le guerre a venire.

Perciò questa disobbedienza è anche una lotta sindacale, e una missione di pace.

Occorre denunciare che queste sanzioni non sono strumenti diplomatici, ma armi di guerra.

In esse si saldano gli interessi del grande capitale finanziario e dell’industria bellica.

Esse spingono alla riconversione dei paesi europei in microeconomie di guerra, spinte a sottrarre diritti ai propri popoli.

Mentre scriviamo, altri 500mila ucraini sono chiamati al fronte, e le industrie europee si convertono in fabbriche di proiettili, di carrarmati e di aerei da guerra.

L’umanità ha bisogno di imboccare la via opposta, e uscire da questa crisi del capitalismo attraverso la smilitarizzazione mondiale, e la riconversione delle spese militari in spese civili.

Perciò la nostra disobbedienza è un manifesto politico e una missione di pace.

Disobbediremo quindi alle sanzioni imposte dal blocco militare occidentale, e suggellate dalla distruzione del gasdotto North Stream 2, atto di guerra nei confronti dell’Europa rispetto al quale attendiamo ancora verità e giustizia.

Se i giudici, come loro dovere, vorranno perseguire questa disobbedienza, dovranno anche confrontarsi con l’articolo 11 della nostra Costituzione, secondo cui “l’Italia ripudia la guerra.”

Di fronte ad essa le normative attuali appaiono sproporzionate, irragionevoli, inaccettabili.

Se invece i giudici si volteranno dall’altra parte, sapremo che a queste norme non è solo giusto e necessario, ma è anche legittimo disobbedire.

Forse non oggi, forse domani, ma quando un giudice avrà finito con questo caso, dovrà occuparsi dei corrotti e corruttori, ai vertici delle istituzioni, che hanno messo l’Italia e l’Europa contro sé stessa.

Davide Tutino, Giuseppe Mastruzzo, Marzia di Sessa, Don Diego Minoni.

BUON VIAGGIO! LEPO POTUJ! УДАЧНОЙ ПОЕЗДКИ!ù

Don Diego Minoni

Don Diego è un sacerdote della Diocesi di Milano, già oggetto di attacchi nel recente passato. Nel 2021 venne allontanato dalla sua parrocchia di Vanzago senza spiegazioni, i giornali lo attaccarono chiamandolo “prete no mask”, perché non si sarebbe assoggettato alle direttive pandemiche del Ministro Speranza. Ma in realtà dietro la vicenda di don Diego Minoni c’era la svendita di una piscina di proprietà della parrocchia, una vera e propria speculazione, a cui lui si era opposto. In seguito ricevette le scuse da parte dell’Arcivescovo Delpini…

…Lei è un sacerdote; che lettura teologica dare di ciò che sta avvenendo nel mondo, all’esplosione di odio in atto?

“Guerre e menzogne, menzogne e guerre, queste due parole sono inseparabili. Per fare la guerra è necessaria la menzogna. Ancora guerra. Ancora sofferenze immotivate, delle quali nessuno beneficia; ancora menzogne, ancora gente inebetita e inferocita. L’abisso verso il quale ci stiamo dirigendo è ben visibile: armandoci sempre di più e distruggendoci a vicenda nelle guerre, non otterremo nient’altro che l’annientamento reciproco, come ragni intrappolati nella propria ragnatela…

Come sostenere l’iniziativa contro le sanzioni

Lanciamo l’appello per una raccolta fondi straordinaria per sostenere il viaggio in Russia di Davide Tutino e Giuseppe Mastruzzo, accompagnati da Marzia di Sessa e Daniele Mattei, giornalisti di 9MQ, e da Don Diego Minoni, cappellano di questa missione di pace.

Oggi, 15 gennaio 2024, perdura la guerra tra Ucraina e Russia con il coinvolgimento dell’Europa nel sistema di sanzioni alla Russia e di invio di armi all’Ucraina: siamo al 7mo decreto legge per una spesa di 700 milioni di euro a carico dei cittadini italiani, e ci troviamo tra l’altro in una fase di escalation delle guerre che vede un nuovo conflitto armato tra Palestina ed Israele.

Il Comitato Resistenza Radicale è da sempre impegnata per la Pace dei Popoli e in azioni nonviolente per la riconciliazione sociale. In questo frangente drammatico, Resistenza Radicale lancia una missione di Pace attraverso una nuova disobbedienza: Davide Tutino violerà i decreti sulle sanzioni e i divieti di esportazione ed importazione dei beni tra Italia e Russia. (Leggi i dettagli dell’iniziativa)

Ci saranno delle conseguenze anche penali per Davide, Giuseppe, Marcia, Daniele e don Diego, componenti di questa missione di pace: per questo chiediamo a tutti gli attivisti e a chi crede nella Pace di aiutarci a sostenere i costi della disubbidienza.
Abbiamo bisogno di almeno 5.000 euro per le spese di viaggio (Roma – Mosca e ritorno) e per le spese legali di difesa di Davide Tutino e degli altri componenti la missione di pace.

I contributi possono essere raccolti con bonifico bancario
causale: DONAZIONE VIAGGIO IN RUSSIA 2024
IBAN IT52R3253203200006571399868

Carta Mooney
intestata a Marianna Panico (segretario/cassiere del comitato Resistenza Radicale)

Inoltre per sostenere l’iniziativa è possibile scaricare il “calendario resistente 2024”, realizzato dagli attivisti “CLN Resistenza Lazio”, nelle due versioni che trovate qui sotto, per il quale si richiede un contributo volontario alle medesime coordinate bancarie.

Calendario Resistente 2024 da tavolo – per sostenere l’iniziativa di disubbidienza alle sanzioni

Calendario Resistente Bergamo A3 – per sostenere l’iniziativa di disubbidienza alle sanzioni

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