Alla luce degli ultimi fatti di sangue che hanno coinvolto Roma, le forze dell’ordine lanciano l’allerta. A margine del Comitato per l’ordine e la sicurezza in prefettura, Massimo Giannini, prefetto della Capitale, parla della “necessità di massima attenzione su tutto il territorio, e lo dimostrano i tempi di reazione e di risposta a questi episodi”. Negli ultimi giorni a Pantano è stato ucciso un 14enne e a Corviale è stato assassinato a colpi di pistola un 30enne. “Gli episodi su Roma e provincia sono slegati tra loro poi le indagini chiariranno tutto”, ha continuato il prefetto Giannini. “Quello che per noi è importante è continuare a esercitare con forza pressione sul territorio e accompagnare i processi di rigenerazione. C’è una grandissima maggioranza di persone perbene che hanno voglia di affermare i propri diritti e noi le vogliamo accompagnare. Lo sforzo delle forze dell’ordine è enorme. Il nostro compito è quello di fare da coordinamento”. Nessuna emergenza criminalità organizzata, ma nemmeno un particolare timore per la diffusione di pistole e fucili. “Un conto sono le armi utilizzate le armi utilizzati in contesti criminali – conclude -, un altro sono i porti d’armi legali. Non bisogna mettere insieme questi fenomeni”.