Doppio sciopero, martedì 23 e mercoledì 24 gennaio, prima dei taxi (Usb) e poi del trasporto pubblico Atac e Cotral indetto da Usb-Lavoro Privato, Cub Trasporti, Cobas Lavoro Privato, Sindacato generale di base e Adl-Cobas. Sigle numericamente non maggioritarie, a Roma, ma la conferma dell’ennesimo stop dei mezzi per 24 ore è sufficiente per sollevare tante polemiche e richieste di chiarimenti. Partiamo dal 23 Gennaio quando ci saranno taxi a singhiozzo. Sciopero indetto dall’Usb principalmente per il mancato adeguamento delle tariffe agli indici Istat, come vorrebbero i conducenti, e la mancata applicazione dell’articolo 29 del Regolamento comunale che imporrebbe agli Ncc di far ritorno nei depositi dopo ogni corsa e non, come invece accade, attendere in città le chiamate successive, andando così ad incidere sul volume della clientela dei tassisti romani. Ci sono anche altri temi caldi, sul tavolo di confronto aperto col Campidoglio, dall’aumento delle licenze annunciato dal sindaco Gualtieri alla revisione delle tariffe fisse da e per gli aeroporti di Ciampino e Fiumicino. Il 24 gennaio invece Usb, Cobas e gli altri sindacati di base si fermeranno sulla rete del trasporto pubblico locale, metro e bus. Dopo l’ultimo braccio di ferro con il ministro Salvini, che aveva ridotto lo sciopero del 15 dicembre da 24 a 4 ore, l’Usb rilancia con la mobilitazione per un’intera giornata. Le motivazioni sono le stesse, dagli aumenti salariali con riduzione dell’orario di lavoro allo stop alle privatizzazioni.