Turismo, commercio e ristorazione: l’appello a intervenire su Roma della Fisascat-Cisl
Ospite in collegamento Stefano Diociauti, segretario generale “Fisascat-Cisl” di Roma Capitale e Rieti
“Basta giochi al ribasso, necessario valorizzare i punti di forza della Capitale”: con queste parole arriva l’appello della Fisascat Cisl-Roma, che invita le istituzioni ad intervenire con la massima rapidità sui problemi della Capitale.
Si toccano punti chiave come la scarsa sicurezza alla Stazione Termini, il turismo “mordi e fuggi”, le realtà storiche del centro che continuano a chiudere, i servizi poco efficienti: tutti aspetti per i quali “serve un’operazione di rilancio”.
“Il reportage uscito in questi giorni su un quotidiano, riguardante l’offerta ai turisti della Capitale, troppo spesso caratterizzata da abusivismo, improvvisazione e servizi di basso livello, – ha spiegato Stefano Diociauti – è lo specchio di una situazione che denunciamo da tempo: per la Città Eterna, custode di un patrimonio artistico-culturale inestimabile, serve una pianificazione strategica basata su una visione industriale del comparto e sull’occupazione di qualità“.
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Roma si prepara ad appuntamenti molto importanti, primo fra tutti il Giubileo, ed è proprio per questo, insiste il segretario generale “potrebbe basare sul buon turismo la sua rinascita: l’alternativa sarebbe, invece, arrendersi a una spirale negativa, a una Capitale in balìa di iniziative estemporanee e di bassa lega, che non rendono giustizia a Roma e non offrono buoni servizi e buona occupazione. Un gioco al ribasso che, in buona sostanza, non è utile a nessuno”.
Centrale nel discorso i problemi anche più recenti di Roma: “Senza un importante sforzo di pianificazione, alcune tendenze in atto non possono che incancrenirsi e portare la Capitale verso il degrado: – continua Diociaiuti -parliamo ad esempio della situazione di scarsa sicurezza della stazione Termini, che denunciamo da anni e che ha visto negli ultimi giorni altri turisti aggrediti, o della desertificazione del centro di Roma“.
Complice il caro bollette e gli anni di pandemia, alcune delle storiche realtà commerciali della Capitale (come ristoranti, botteghe, negozi), protagonisti della bellezza del centro storico, hanno chiuso o rischiano di farlo: “Siamo convinti del fatto che serve uno sforzo comune per rilanciare il turismo di qualità, contrastare l’abusivismo, per sostenere il commercio e per garantire così anche una buona qualità del lavoro per gli addetti al comparto. Si tratta di qualcosa che non si può più rimandare”.
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